Cosa c’entrano questi personaggi tutti assieme ve lo spiego subito in questo post lunghissimo.
Sono coloro che ho dovuto affrontare nel mio consueto viaggio natalizio Milano – Nuoro via macchina/traghetto. Per quello mi trovavo a Genova Ovest quando sono stato chiamato da Vodafone come ho scritto nel post precedente.
Il viaggio di Natale 2005 (non è un film dei Vanzina), si colloca al secondo posto dopo quello Sapore di sale 2005 (anche questo non è di Vanzina, ma il mio viaggio di questa estate) nella classifica: e la nave va (senza di me).
Anche questa volta ho infatti ho rischiato di perdere il traghetto.
(altro…)
Ebbene, a pochi giorni dalla mia lettera a Vodafone, ho ricevuto la telefonata di Paolo Bertoluzzo, direttore commerciale di Vodafone, mentre ero in viaggio per Genova.
Addirittura una telefonata dal direttore commerciale? Beh, scripta manent – verba volant, da un lato, dall’altro, è buona regola non affidare mai allo scritto le questioni da chiarire, il rischio di fraintendimento è molto alto.
Ma al di là di questo devo dire che la telefonata è stata molto cordiale, e piacevole perché Bertoluzzo è assolutamente professionale, preparato, ma anche appassionato del suo lavoro e della sua azienda.
Beh, chiaramente non spetta a me giudicare, ma non è nemmeno scontato che il dirigente di una grande azienda sia così disponibile e pronto al confronto. Numerose apparizioni televisive di numerosi dirigenti, dicono infatti il contrario.
Intanto ha fatto una prima bella figura poiché io ero nelle gallerie di Genova Ovest e ho detto: se cade è perché sono nelle gallerie di genova ovest, e lui mi fa: dovremmo essere coperti lì, ed effettivamente c’è ottima copertura.
Poi Bertoluzzo mi ha chiarito soprattutto due punti, uno relativo al mio rapporto da cliente con Vodafone, e l’altro relativo al passaggio della sponsorizzazione dalla Ferrari alla McLaren (che era la questione che mi stava più a cuore :-)).
Per il primo punto, io non avevo ricevuto ulteriori offerte da Vodafone perché avevo tolto il mio consenso a riceverle. Effettivamente circa un anno e mezzo fa per una settimana avevo ricevuto degli mms da un centinaio di pagine ognuno (veramente) da parte di vodafone in cui mi si illustravano offerte dedicate alle ricaricabili e altre robe varie non di mio interesse (a me interessa telefonare), per cui avevo tolto il consenso.
Ora da Bertoluzzo apprendo che è possibile dare il consenso selettivo, cioè a essere contattati solo in una determinata maniera. Peraltro le offerte via email (sempre per le ricaricabili) mi arrivano sempre, ma questo mi sono scordato di dirglielo.
Comunque mi ha annunciato che verrò contattato da un addetto che mi illustrerà alcune nuove offerte.
Bene, valuterò.
Invece per quanto riguarda la questione Ferrari, sinteticamente, era desiderio di Vodafone avere maggiore visibilità, ma non essendo questo possibile a seguito della presenza di altri sponsor (fuma fuma), ci si è indirizzati verso la McLaren (lasciata libera da West) che in effetti darà la possibilità di essere title sponsor, ovvero la squadra si chiamerà Vodafone McLaren Mercedes, come Scuderia Ferrari Marlboro, insomma.
In questo ha un po’ prevalso la parte inglese dell’azienda evidentemente (questa è una mia considerazione).
Ok, questa è la versione Vodafone, poi queste trattative sono abbastanza complesse.
Certo sarebbe molto interessante sentire una versione della Ferrari. Peraltro che mi risulti, né Vodafone né Ferrari hanno rilasciato un comunicato stampa in merito, anche se c’è da considerare che per un anno ancora correranno insieme e magari lo faranno a fine 2006.
In conclusione, vista la notevole disponibilità, considererò di rimanere con Vodafone, nonostante che pensando alla McLaren mi viene veramente il magone.
Ultima ora:
in occasione della cena di natale coi giornalisti, come riportato sulla Gazzetta dello Sport, il presidente della Ferrari Montezemolo ha dichiarato:
“Non potevamo assicurare a Vodafone le posizioni sulla macchina che aveva, considerando il lungo contratto con la Marlboro. Comunque abbiamo una lunga lista di sponsor, anche italiani: c’è abbondanza di scelta”.
Il che conferma quanto mi è stato detto da Bertoluzzo.
Ora, visto che il danno c’è ma senza colpa, se mi regalano questo, magari rimango con Vodafone:
In questi giorni tutti scrivono delle lettere a Babbo Natale.
Allora la scrivo anche io:
Caro Babbo Natale,
volevo dirti che non esisti, coglione!
Ecco.
Tu cerchi pane migliore di quello di grano!
La foto è di Albicocca con licenza Creative Commons
Cercavo tutt’altro sui newsgroup, quando mi sono imbattutto in questo ridicolissimo intervento di un avvocato.
Il gruppo è it.hobby.fai-da-te, e un tizio (fabbrogiovanni) fa un intervento normalissimo, l’argomento è una grigliata di carne sul camino.
Secondo la mia esperienza basta procurarsi un treppiede di altezza
adeguata su cui appoggiare la griglia.
Se la superficie del focolare lo permette: griglia su un lato e mucchio
di braci di scorta sull’ altro, da non trovarsi a dover fare fuoco a
metà cottura.
Importante procurarsi la materia prima che sia di qualità ed evitare il
vino in cartone.
L’intervento successivo è assolutamente esilarante:
Riteniamo la SUA affermazione,gratuita e LESIVA della nostra IMMAGINE la invitiamo pertanto, ad una ímmediata rettifica,su stesso mezzo di divulgazione.
Fatti salvi il nostro diritto di ADIRE!
Per la TAVERNELLO s.p.a.
Avv.Filippo De Carolis
AHAHHHAHAHHHHAAAHHHH!
Certo che c’è gente curiosa in giro, e meno male che un avvocato dovrebbe sapere che la libertà di espressione circa le preferenze enologiche è un diritto costituzionale, un intervento del genere lo trovo assolutamente ridicolo.
Non a caso, gli è stato risposto per le rime (con una certa ironia):
Carissimo Dott. Filippo,
non era mia intenzione ledere alcunchè, nè tantomeno credo che i miei
scritti siano in grado di influenzare i gusti enologici degli amici che
frequentano questo NG.
Ammetto di essermi espresso forse in modo errato, rettifico pertanto
immediatamente, onde evitarle la fatica di ADIRE.
Il pensiero che volevo esprimere era: “Sul mio camino ci cucino solo
salsicce e braciole di suino allevato e macellato in casa e sulla mia
tavola compare solo ed esclusivamente Gutturnio dei Colli Piacentini
acquistato da contadino fidato, imbottigliato da me medesimo e
invecchiata nella mia cantina”.
Coloro i quali preferiscono cucinare sulla griglia asettici wurstel
comprati all’ ipermercato innaffiandoli con ottimo vino in cartone, sia
esso Tavernello o Vattelapesca, hanno tutta la mia stima, e non per
questo toglierò loro il saluto.
Cordialmente
Fabbrogiovanni.
A questo vorrei aggiungere la mia personale opinione:
a me il vino in cartone non piace, secondo me è di scarsa qualità, non lo berrei mai con un grigliata né tantomeno in altra occasione.
Vediamo se qualcuno ora fa la fatica di ADIRE per aver espresso una mia opinione enologica.
Per la gioia di preti, bigotti, e per tutti coloro che per vivere hanno bisogno di credere che esistano favolette tipo dio, gli angeli, il paradiso, l’inferno, l’anima, ecc. ecc., la contradditoria America, e uno dei suoi stati più bigotti, la Pennsylvania, ci offrono finalmente un episodio di buon senso.
Infatti un loro giudice federale (ok, un giudice e basta, che tanto nessuno qui sa cosa vuol dire), ha detto che insegnare il creazionismo nelle scuole non si può perché non è scientifico, ma si tratta del creazionismo biblico mascherato e quindi viola la separazione tra stato e chiesa.
Clap, clap, clap al giudice John E. Jones III (non solo i papi hanno i numeri).
Secondo i creazionisti, la teoria dell’evoluzione di Darwin è fasulla, e il mondo è stato creato già così com’è adesso da un’intelligenza superiore non meglio identificata. Puttanate insomma.
[via Repubblica]Inviata all’amministratore delegato e al direttore marketing di Vodafone Italia.
(in copia conoscenza alla Ferrari, non appena rintraccio una loro email, e pubblicata come lettera aperta sul mio sito personale)
Gentili dott. Guindani e dott. Bertoluzzo,
nei giorni scorsi ho appreso con sommo rammarico circa la decisione di Vodafone di abbandonare la sponsorizzazione della Ferrari, per passare alla sua rivale storica, la McLaren Mercedes.
Sono un cliente Vodafone, anzi, OMNITEL, fin dal 1996, cioè da 9 anni.
Sono stato uno dei vostri primissimi clienti, perché vedevo in Omnitel un’alternativa etica al monopolista Telecom, perché l’offerta era convenientissima, l’immagine dell’azienda innovativa, e Omnitel aveva lo spirito e l’aria culturale dell’azienda che si ispirava a un imprenditore illuminato come Adriano Olivetti.
Quando Omnitel è stata acquistata da Vodafone, mi è molto dispiaciuto perdere quel marchio, perché il rapporto di un cliente con un’azienda è anche e spesso emotivo, ed è legato a episodi significativi della propria vita. Lo dice anche la pubblicità sui marchi italiani, avete presente?
Ho tutt’ora la mia sim marchiata omnitel, e anche se archeologica non ho intenzione di cambiarla con una col marchio vodafone.
Quando è arrivata vodafone, è parso chiaro anche ai muri che l’innovazione e le “persone in grado di cambiare il mondo” sarebbero state sopresse. Da first mover, ideatore di nuovi servizi e nuove tariffe, compagnia giovane per i giovani, Omnitel diventando Vodafone è passata dall’essere il primo cavallo della telefonia mobile in italia, a essere l’ultima ruota del carro.
Paradossalmente oggi è la “vecchia” Tim che fa innovazione (almeno a parole, nella comunicazione pubblicitaria), e Vodafone, blandamente, segue zitta. Anche Tre vi ha superato da un pezzo su questo fronte.
Tre sta riuscendo a fatturare e a fare clienti laddove voi avete fallito col fallimento mostruoso di Omnitel 2000 e di Vizzavì: vendere contenuti oltre che fare il carrier.
Vabbé, ma in fondo io uso il cellulare per telefonare non per guardarmi dei film claustrofobici sul display del cellulare.
E per telefonare io uso ancora la stessa tariffa del 1996: libero con happy hour. Per le mie esigenze (telefonare la sera e in pausa pranzo senza badare al gestore che chiamo) non ne avete mai avuto una migliore. Questo penso che sia grave. In tanti anni di fedeltà non avete mai migliorato il mio piano tariffario, forse sono io stupido a non aver scelto un gestore più conveniente, ma sicuramente nemmeno voi siete dei geni nel mantenere i clienti. Quando eravate Omnitel lo eravate: prima l’opzione happy hour, poi lo you&me, quelli si che erano prodotti spaziali. E ora?
Ah, dimenticavo, io sono un cliente in abbonamento, quindi mi tagliate sistematicamente fuori da tutte le vostre promozioni di ricarica.
Orbene, veniamo al dunque.
Ero disposto a invecchiare serenamente con voi e con la solita tariffa, anche perché sponsorizzavate la Ferrari, che io seguo come grandissimo tifoso dal 1979, quando il mio idolo era Gilles Villeneuve, un’altro uomo di grande passione.
L’altra settimana apprendo, come dicevo, che lasciate la Ferrari per sponsorizzare la McLaren.
Ora questa è una stupidaggine notevole.
La Ferrari è il secondo marchio più famoso al mondo dopo la Coca Cola.
La Ferrari è Rossa, come vodafone.
La Ferrari è il mito, beh, è LA FERRARI!
La McLaren cosa cavolo è? Una scuderia che fuori della Formula 1 nessuno conosce. Una roba per addetti ai lavori. Ora è grigia, nera e bianca, dove lo metterete il logo Vodafone?
Ma soprattutto la McLaren è acerrima rivale della Ferrari.
Ora io non posso sopportare che una parte dei soldi che vi pago vada alla rivale della mia amatissima Ferrari.
E poi, insomma, io sono italiano, se voi fate delle scelte da inglesi, non voglio essere coinvolto.
Per tutte queste ragioni, tempo massimo la fine del 2006 in cui sarete ancora sulla vettura di Maranello, cambierò compagnia di telefonia mobile. Non c’è nulla che mi trattenga ancora con voi, sicuramente non Megan Gale.
Mi auguro che le mie riflessioni, nonostante la mia decisione, vi siano comunque gradite e utili per svolgere al meglio il vostro lavoro.
Con un velo di nostalgia, vi porgo i miei più cordiali saluti.
Massimiliano Sanna (ovvero il signor 347-xxxxxxx)
Sandro mi segnala Spot80, sito dedicato alla pubblicità televisiva degli anni ’80, dove ci sono veramente delle chicche notevoli.
Difficile scegliere uno spot da inserire in questo post (come si anagrammano le parole nel tempo è curioso), quindi alcuni ve li linko direttamente (ma poi sfogliate tutto il sito), mentre quello mitico per me in assoluto lo includo nella pagina.
Andate a vedere:
L’uomo ammollo (Bio presto contro lo sporco impossibile)
Aiazzone (i nostri architetti vi aspettano, isole comprese)
Mago G (Galbusera)
E invece godetevi “Potevamo stupirvi con effetti speciali…” della Telefunken.
Anche io quest’anno voglio fare un regalo di natale al governatore della banca d’Italia, Antonio Fazio.
In questa maniera avrò migliori interessi sul mio conto corrente (dal -0% al +0%), diventerò famoso perché i giornali parleranno di me, la polizia intercetterà le mie telefonate così tutti mi sentiranno dire “Antonio, ma quando è coglione Berlusconi?”, incontrerò personaggi importanti come i pubblici ministeri della procura di Milano, e la BCE finalmente aprirà un inchiesta su di me.
Antonio, goditelo tutto il mio regalo!
Bomba penetrante in lattice per estreme dilatazioni. Cm 15 di lunghezza.
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