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Branzino in giallo

Branzino in giallo
In questo periodo sono molto innamorato del branzino, noto anche come spigola, un pesce molto interessante per il suo sapore di carattere, per la facilità nel mangiarlo e la resistenza nel cucinarlo.

Stante il fatto che la soluzione migliore rimane secondo me quella sottosale, questa versione del branzino in giallo è uno dei vari accostamenti con un contorno che ho sperimentato. Sia esteticamente che come gusto questo col peperone giallo mi è piaciuto.

La preparazione prevede:

  • Perfetta desquamatura del pesce. Si fa raschiando il pesce con un coltello affilato nella direzione dalla coda alla testa in maniera da far saltare tutte le squame. Per evitare che volino ovunque, basta riempire il lavello d’acqua e fare l’operazione tenendo il pesce sott’acqua. L’operazione è completata quando passando il dito contropelo (o controsquama) si sente la pelle assolutamente liscia. La pelle del branzino è abbastanza coriacea per sopportare una desquamatura radicale.
  • Sciaquato il pesce, gli si riempe il pancino con rosmarino e alloro, lo si spalma d’olio d’oliva e lo si mette in forno in una teglia col peperone giallo intero lavato. Per un branzino di 400/500 grammi, bastano 40 minuti a 200 gradi.
  • Finita la cottura, tagliare il peperone a strisce come nella foto e condirlo con olia d’oliva extravergine e sale, e quindi aggiungere il branzino nel piatto.
  • Il branzino si apre rompendo la pelle lungo la pinna dorsale, così viene via intero un coperchio di pelle che va dalla testa alla coda. Quindi si condisce a gusto. Il mio gusto è poco sale, gocce di limone, gocce di olio d’oliva, senza inondazioni.
  • Mangiata la parte superiore del pesce, si asporta la spina dorsale e si ri-condisce la parte sotto.

Col branzino stanno bene vini bianchi fermi giovani anche piuttosto fruttati perché comunque il branzino ha il suo carattere che non si lascia facilmente sopraffare da un vino. Io mi ritrovavo un Gavi Pisè 2004 dell’azienda La Raia e c’ho messo quello.

Mar 5, 2006Massj

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Scopri le differenzeConiglio Impressionista
Comments: 5
  1. napo
    Marzo 5, 2006 at 15:32

    massj ho finito di “pranzare” da poco,però adesso mi sa che esco a cercare un pescivendolo aperto che m’è venuta voglia di branzino!
    complimenti hemingway dei blog 😉

    ReplyCancel
  2. Deborah
    Marzo 5, 2006 at 18:06

    Tocai Friulano e branzino …..coppia vincente…
    baci
    Deborah

    ReplyCancel
  3. GPZ
    Marzo 5, 2006 at 20:14

    Anche io sono un estimatore del branzino. Non ho l’ho provato in abbinamento ai peperoni gialli, ma posso suggerire questo altra ricetta.
    Le tenere carni del branzino si sposano con le melanzane.
    Si sfiletta la spigola, si affettano delle sottili strisce di melanzane, quelle lunge possibilmente. Fare degli involtini con le melanzane e dentro il branzino condito con un po’ di sale e delle foglioline di origano fresco (non quello secco!).
    Chiudere gli involtini con dei fili di erba cipollina. Questa operazione è alquanto complicata quindi si può usare anche spago da cucina oppure cercare di chiudere gli involtini con stecchini.
    Spadellare per 5 minuti muovendo delicatamente la padella. Per l’abbinamento del vino chiedete a Massj, io in generale preferisco i rossi.
    Buon appetito

    ReplyCancel
  4. Erikx
    Marzo 6, 2006 at 13:15

    Non L’ho fatto…ma so già che mi incarterei nella parte in cui si deve togliere il coperchio di pelle…

    ReplyCancel
  5. M.
    Marzo 8, 2006 at 17:24

    Il branzino è uno dei miei pesci preferiti. Ma non lo puoi portare in tavola con la testa. Mi fa impressione. E anche pena. Povero pesciolino. Non lo posso vedere crudo.

    ReplyCancel

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