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Sono stanco…

…di cercarti. Non esisti, più.

Feb 25, 2006Massj

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Colpa o ResponsabilitàMi rode arrivare secondo sui kart
Comments: 20
  1. napo
    Febbraio 25, 2006 at 17:02

    “meglio le spalle strette
    pochi ricordi si posano addosso
    meglio le spalle strette
    stringiti forte che scivoli via”

    ahia massj…fitta al petto…empaticamente vicino…

  2. alex173
    Febbraio 25, 2006 at 17:38

    Che versi intensi quelli qui sopra.
    è un’immagine fitta fitta.
    Spero davvero per te non esista più – se è ciò che desideri. ma non è semplice, far smettere qualcuno di esiste quando abita in testa, nei pensieri o nell’anima o comunque la si chiami.

  3. Pralina
    Febbraio 25, 2006 at 23:35

    amare significa non zuccherate abbastanza… ma forse da qualche parte un po’ di dolcezza si trova, chissà…

    🙂

  4. daisy
    Febbraio 26, 2006 at 0:35

    leggo e non può non venirmi da dire che anch’io sono stanca, stanca di non sapermi accontentare, stanca di voler trovare a tutti i costi, negli uomini, ciò che avevo trovato…un esempio? una frase pensata e scritta su un biglietto messo sotto la mia porta, al mio rientro a casa, del tipo: affacciati al balcone, c’è un venditore ambulante che urla qualcosa, fai attenzione, ascolta bene, pare che dica che stasera mi incontrerai…tu che ne pensi? (passano due minuti e qualcuno suona alla mia porta)…

    non credo di essere stata chiara…
    solo, è triste, tanto triste, a volte…e sono stanca.

    daisy

  5. daisy
    Febbraio 26, 2006 at 10:50

    Alessia, hai perfettamente regione…è difficilissimo pensare che qualcuno non esiste, quando questi è dentro di noi!

    daisy

  6. daisy
    Febbraio 26, 2006 at 10:53

    e sbaglio anche lettere e virgole…

    daisy

  7. napo
    Febbraio 26, 2006 at 14:49

    se ieri potevo essere empaticamente vicino,da ieri massj ci sono anche mentalmente.
    casualità?congiunzione astrale?mmm…capita.

    @daisy quello che è dentro di noi è la parte egoista dell’amore.abbiamo un immagine della persona amata che nessuno,neanche la più profonda concentrazione potrà mai toglierci.ma è dentro di noi,realmente non esiste,più.

  8. napo
    Febbraio 26, 2006 at 14:51

    dimenticavo…
    @alex173 è una canzone dei perturbazione…spalle strette è il titolo.

  9. alex173
    Febbraio 26, 2006 at 15:07

    Grazie, mi interessava.
    Credo che nell’amore ci sia, per natura, una componente egoistica. E che gli altri esistano in noi per forza solo attraverso le immagini che abbiamo di loro.
    Per esserci è necessario avere occhi e mente che ci guardino (anche i nostri) e ci disegnino ogni volta.

  10. daisy
    Febbraio 26, 2006 at 16:16

    napo e alex173: e se, invece, realmente esistesse?…se non fosse solo un’immagine nostra? e se si avesse la fortuna di avere “questi occhi e mente che ci guardano”?…

    “preferisco di gran lunga
    la pazienza all’odio
    che trabocca dalle marce
    del motore nel mattino
    come andare sempre in quarta
    come non fare la fila
    quale strada è meglio scegliere
    per non stare fermi in coda”

    (Il Materiale e l’Immaginario)

    sono stanca ma, MAI rassegnata…

    daisy

  11. napo
    Febbraio 26, 2006 at 16:28

    esiste finchè vuoi farla esistere.ma quando entra in gioco l’incompatibilità?quando tu la cerchi,ardentemente la cerchi,ma lei non si fa o non si vuole trovare?che fare?continuare a prendere calci in faccia?non bastava già aver assoporato il sangue e l’asfalto doppo l’impatto al suolo?

    “non son degno di voi per fortuna
    c’è voluto del tempo a capire
    che la somma di due non è uno
    non è uno come me”
    (canzone allo specchio)

  12. Harlock
    Febbraio 26, 2006 at 17:16

    Io so soltanto che c’era un uomo. Un uomo che dopo dieci giorni di silenzio mi ha chiesto di potermi vedere, di potermi parlare, di potermi dire quello che aveva nel cuore. Gli ho detto di sì. Perché mi mancava da morire. Perché volevo ascoltare quello che aveva da dirmi. Perché odio le guerre e i giochi di potere. E’ arrivato a casa mia con la legna per il camino ed un cd con registrati gli episodi di un vecchio cartone animato che amavo da piccina. Mi ha stretta a sé. Mi ha massaggiato i piedi a lungo. A ristabilire il contatto, l’intimità. Abbiamo fatto l’amore. Con la pelle. Con gli occhi. Ha detto di essere innamorato di me. Che, anche grazie al dialogo con un’amica, aveva capito che, quando c’è, l’amore va difeso. Anche se ci sono cose che fanno imbestialire. Perché ce ne sono tante altre da condividere, da vivere, da costruire. Questo mi ha detto. E che quindi ci voleva riprovare. NOI, ancora. Sì, perché io senza di te vado in affanno e arranco e tu non stai poi così bene senza di me, quindi NOI. Poi quest’uomo si sveglia. Apre la porta e se ne va. Senza dire una parola. Senza rispondere al telefono. Senza rispondere ai messaggi. Non esisto, più. E non so nemmeno il perché. E allora mi abbraccio tra le braccia e mi viene in mente l’incipit di uno splendido film… Non sempre ha un senso e quasi mai è veritiera. Ma questa storia è una storia così.

    Francesca

  13. Harlock
    Febbraio 26, 2006 at 17:18

    Io so soltanto che c’era un uomo. Un uomo che dopo dieci giorni di silenzio mi ha chiesto di potermi vedere, di potermi parlare, di potermi dire quello che aveva nel cuore. Gli ho detto di sì. Perché mi mancava da morire. Perché volevo ascoltare quello che aveva da dirmi. Perché odio le guerre e i giochi di potere. E’ arrivato a casa mia con la legna per il camino ed un cd con registrati gli episodi di un vecchio cartone animato che amavo da piccina. Mi ha stretta a sé. Mi ha massaggiato i piedi a lungo. A ristabilire il contatto, l’intimità. Abbiamo fatto l’amore. Con la pelle. Con gli occhi. Ha detto di essere innamorato di me. Che, anche grazie al dialogo con un’amica, aveva capito che, quando c’è, l’amore va difeso. Anche se ci sono cose che fanno imbestialire. Perché ce ne sono tante altre da condividere, da vivere, da costruire. Questo mi ha detto. E che quindi ci voleva riprovare. NOI, ancora. Sì, perché io senza di te vado in affanno e arranco e tu non stai poi così bene senza di me, quindi NOI. Poi quest’uomo si sveglia. Apre la porta e se ne va. Senza dire una parola. Senza rispondere al telefono. Senza rispondere ai messaggi. Non esisto, più. E non so nemmeno il perché. E allora mi abbraccio tra le braccia e mi viene in mente l’incipit di uno splendido film… “Non sempre ha un senso e quasi mai è veritiera. Ma questa storia è una storia così.â€?

    Francesca

  14. Pralina
    Febbraio 26, 2006 at 20:24

    Ciao Massj, scusa per i commenti scherzosi, non perdo mai il vizio di sdrammatizzare i momenti più cupi, come adesso che per una distrazione mia o vattelappesca cosa altro che cazzo ho combinato, forse ho sovrascritto i miei dati personali, quindi sono rimasta chiusa fuori dal mio blog (http://pralinix.splinder.com) senza la possibilità di accedere ai comandi, ai messaggi privati e al messenger e magari per questo mi toccherà cancellare tutto il blog e rifarlo da capo (UFFA)… cosa posso dirti davanti al dramma dell’amore… che ho perso improvvisamente 4 anni fa e proprio il giorno di Natale (il mio compagno che amavo più della mia vita, è morto in carcere per un aneurisma all’addome) e non spero più di ritrovare perché i calci sui denti anche dopo sono stati veramente troppi… allora sai Massj, uno o soccombe o si strappa il cuore dal petto e continua a vivere con il gelo incrostato addosso… è quello che provo io, che faccio la cinica e l’ironica simpatica ma dentro, dentro, mi sento morire… andare avanti si deve, l’alternativa sciocca sarebbe tornare indietro e non si può! uno trova l’amore in tante cose nella vita, si rende utile, cresce un figlio, organizza delle cose anche fantastiche, si trova circondato da amiche e amici, lotta per una qualità di vita migliore, per dei rapporti più sani fra la gente, ma l’amore fra un uomo e una donna, quello mio caro Massj è un bene veramente più unico che raro e la cosa stronza è che spesso quando ce l’abbiamo per le mani non ce ne accorgiamo abbastanza o vorremmo avere di più… che cazzo di vita eh? perdonami per queste parole alla rinfusa, così, mi andava di dirti soltanto che ti sono vicina e che il tuo blog mi sembra sufficentemente serio da attirare tante persone interessanti, tu tieni uno spiraglio di porta aperta, magari un raggio di sole si infila…

    🙂 un bacio a tutt*

  15. Pralina
    Febbraio 26, 2006 at 22:12

    Uora uora, risolto il problemino del blog!!!!

    :*

  16. Massj
    Febbraio 26, 2006 at 23:34

    Sapevo bene che un post così breve avrebbe suscitato interpretazioni “hic et nunc”, cioè il fatto che riguardasse qualcosa che mi succede in questo momento. E’ anche questo sì.

    Ma il significato principale è un altro.

    Ed è che io sono stanco di cercare la mia anima gemella. Perché c’è già stata e non esiste più, da tanto ormai. E di tutte le altre anime che ho incontrato, nessuna è stata capace di essermi gemella. Qualcuna molto sorella ma non gemella.

    La mia anima gemella non mi avrebbe mai controllato il cellulare mentre io dormo. Mi viene da vomitare davanti a una tale mancanza di fiducia. Questo “insignificante” dettaglio mancava dal raccontino struggente qualche commento sopra.

  17. napo
    Febbraio 26, 2006 at 23:47

    e allora che fai?getti la spugna e smetti di amare?o ti accontenti di una anima sorella?(adesso spero di non fare una gaffe megagalattica)perchè non esiste più?dovrebbe farti riflettere,forse non era lei,o forse l’hai ritagliata tu a forma di anima gemella?
    perchè se la risposta è “no,lei è la mia anima gemella”.beh allora cominceri a lottare per starle accanto.ancora.

  18. harlock
    Febbraio 27, 2006 at 0:15

    mancava, sì. ma ti ricordo che tu stesso mi avevi detto che era qualcosa che avrei potuto fare quando volevo, che per principio non era bella, certo… ma che se lo avessi fatto non avrei comunque mai trovato nulla di cui preoccuparmi. e invece così non è stato, e la mia bella sorpresa l’ho avuta. avrei potuto stare zitta, fare finta di nulla. sono venuta da te, con il cuore in mano, a chiederti che cosa significasse. sapendo bene a che cosa stavo andando incontro. quello che non capisci, quello che nessuno capisce, è che non è mancanza di fiducia quella che mi porta a fare queste cose, è una fottutissima paura di perdere ciò che amo. sono un essere ignobile per questo? forse. sbaglio spesso. tanto. ho sperato che il tuo amore potesse perdonare questa mia debolezza. questo errore. che poi è così comune. ma così non è stato.

    grazie, comunque, per avermi classificato come un amore di serie B. io ci ho creduto con tutta l’anima, invece. al viaggio e a tutto il resto.

  19. daisy
    Febbraio 27, 2006 at 0:24

    mi permetto di fare la presuntuosa: io ho capito perfettamente quello che hai inteso dire con questo post e il mio primo commento lo esprime, forse, in modo poco chiaro…

    e, adesso, che leggo questo tuo commento ho la conferma che ciò che ho pensato corrisponde a verità…

    leggere quest’ultimo commento mi ha provocato un groppo alla gola perchè mi ha ricordato qualcosa che mi ha fatto tanto male, davvero tanto, accidenti! tantissimo!: parlo, per l’appunto, di mancanza di fiducia, di ostinazione a non volermi credere, di impazienza, di orgoglio, di rinuncia e di lasciar perdere…e, poi, tutto ciò che ne è seguito, che mi tiene sveglia davanti a un computer!! che mi porta ad usarlo più come mezzo che come strumento?!! cercando chi?! cercando cosa?!! quando quel chi e quel cosa c’erano già, c’erano già!!!

    scusa per lo sfogo…spengo senza chiudi sessione

    daisy

  20. Massj
    Febbraio 27, 2006 at 9:12

    Harlock: la cosidetta bella sorpresa è una cosa che hai fatto anche tu, e sia nel mio che nel tuo caso è stata una cosa assolutamente innocente e normale per delle persone che non vivono in una botte di ferro.
    Potremmo andare avanti per anni a commentare su questo post su chi ha ragione e chi no, ma direi che a questo livello di dettaglio riguarda solo me e te.

    Daisy: (o meglio, S.) io penso che tu non abbia capito proprio nulla, almeno per quello che mi riguarda.

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