Se Sono Sincero non Sono Sensibile.
Se Sono Sensibile non Sono Sincero.
Cosa preferisci?
Una delle mie nuove droghe. E in bocca al lupo col francese.
Amore mio,
è giunto il momento di dirti addio.
Forse sono un vigliacco a farlo da queste pagine, ma non so se ho il coraggio di dirtelo in faccia.
Non resisterei a baciarti, a stringerti, a sentirti tra le mie labbra e vorrei riempirmi di te e dirti ti amo, ti amo, ti amo…
Devo starti lontano per dirti addio.
In tutto questo tempo, che sembra tanto ma che è anche poco, mi hai dato l’impressione di esserci sempre stata. Non ricordo giornate senza di te. Non ricordo momenti senza il tuo sapore, se non quelli in cui soffrivo per la tua assenza.
Mi hanno sempre detto che mi facevi male. Che potevo vivere anche senza di te. Che dovevo pensare a me stesso prima di tutto. Ma io continuavo a pensare a te e a desiderarti. Volevo inebriarmi del tuo sapore e del tuo profumo. Fare mia la tua intimità, dissolvere il tuo corpo dentro il mio, e alla fine dissolvere il mio usando te. Come se fossimo una sola nuvola che si disperde nel cielo.
Mi svegliavo, e tu c’eri. Mi cibavo, e tu c’eri. Bevevo e tu c’eri. Scherzavo, mi divertivo e tu c’eri. Anche coi miei amici, ci sei sempre stata, qualcuno di loro ti adorava, qualcuno ti odiava.
Beh, non sei certo una disponibile a compromessi. E’ quasi impossibile prenderti a piccole dosi.
Basta darti corda per un attimo solo, e tu rubi intere giornate, conquisti il mio tempo e i miei spazi, e io te lo lascio fare, piacevolmente arreso a te.
Per questo ti devo dire addio.
Magari ci ripenserò. Magari mi mancherai troppo. Come in quei momenti in cui siamo stati soli, tu e io, davanti a un tramonto, o davanti a un’alba, davanti al mare o davanti a una montagna, o dopo aver fatto l’amore. Magari ritornerò da te. Ma non adesso. Ora è solo il momento di dirti addio.
Avrei voluto tenerti per mano e ancora una volta accenderti e bruciare assieme, rapidamente ma intensamente. Ma non importa. Non te ne avrai a male. In fondo, sei solo una sigaretta.
Harlock mi ha nominato. Non amo particolarmente le catene, ma questa tutto sommato è innocua ed è via blog, quindi ho deciso di rispondere, considerando anche l’autorevolezza dell’invito 🙂
Certo, avrò una difficoltà estrema, giacché non ho abitudini irrinunciabili. Semmai ho delle manie di precisione e giusto alcune procedure che mi guidano nei momenti di rincoglionimento totale (la mattina). Vediamo cosa tiro fuori.
Regolamento:
il primo giocatore di questo gioco inizia il suo messaggio con il titolo “Cinque tue strane abitudini”, e le persone che vengono invitate a scrivere un messaggio sul loro blog a proposito delle loro strane abitudini devono anche indicare chiaramente questo regolamento. Alla fine dovrete scegliere 5 nuove persone da indicare e linkare il loro blog o web journal. Non dimenticate di lasciare un commento nel loro blog o journal che dice “Sei stato scelto” (se accettano commenti) e ditegli di leggere il vostro.
La cremina del caffè, la tazza grande e il cotton fioc:
in svariati periodi della mia vita (questo è uno di quelli), voglio il caffè con la cremina, anche a casa, e quindi la mattina mi attengo a questa rigorosissima procedura:
Ascolti, letture e conseguenze del mattino:
La mattina ho una sequenza di acquisizione di informazioni ben precisa.
Il quarto d’ora accademico:
Io non sono mai puntuale. Una volta lo ero, puntualissimo. Da tanti anni non lo sono più. Sono sempre in ritardo.
Se dico alle 21, prima delle 21.15 non mi si vede. Semmai in casi eccezionali sono in anticipo.
Il mio desiderio di essere in ritardo ormai sfida qualunque cosa, anche i traghetti della tirrenia.
Fare le cose sotto pressione mi piace. Le faccio meglio. Riesco a organizzarle meglio. Ma soprattutto le faccio.
Essere in ritardo mi da un senso di missione impossibile, di sfida. E’ più forte di me. Anche quando posso iniziare una cosa in orario o uscire in orario, la tiro fino all’ultimo secondo.
Per questo la mia radiosveglia va avanti di un numero imprecisato di minuti. Forse 10, forse 15, l’ho sempre regolata a caso e faccio di tutto per non capire di quanti minuti è avanti, se no il gioco svanisce.
La firma:
Tutti i miei libri sono firmati da me. Nella prima pagina interna dove c’è il titolo del libro.
L’archivio universale:
Io non butto via mai nulla.
Conservo tutti i biglietti da visita, gli scontrini che possono essere stati significativi per qualcosa, i biglietti del cinema e dei concerti, la carta dei regali che mi sono stati fatti (ok, con questa ho smesso da qualche anno), quintali di oggetti inutili che accumulano polvere, fra cui parecchio hardware d’epoca che non ha più nessun valore. Diari e quaderni di tutta la mia carriera scolastica.
Ho un considerevole archivio di film, circa 1500 tra vhs e divx. Le videocassette sono tutte numerate.
Ma soprattutto ho un gigantesco archivio informatico. Ho tutte le email inviate e ricevute nella mia vita, allegati compresi. Ho tutti i file che ho creato, testi, immagini, suoni, video. Ho il log di tutte le chat che io abbia mai fatto, da icq, a msn, a splinder, ad altre chat un po’ più particolari.
Se mai avete comunicato con me informaticamente, quello che avete detto, c’è ancora.
L’unica cosa che ho perso è la rubrica del cellulare e l’archivio degli sms, questa estate.
Un po’ di numeri li ho recuperati, quelli di coloro che mi hanno cercato dopo metà agosto. Gli altri amen.
Tutto sommato l’ho presa bene.
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Per continuare questo gioco nomino:
Marziano a Verona
LaLaura
Senera
Capitan Uncino
I Momenti Angolari
L’estinzione dei dinosauri non è stata eseguita correttamente e cioè è immorale e scostumato.
Infatti quella lucertola che vedete nella foto, grande meno della metà di una sigaretta, è giunta fino ai nostri tempi, ha risalito il tetto, è entrata nel comignolo, ha disceso tutto il tubo della caldaia a tenuta stagna, è penetrata all’interno della stessa, si è posata sull’elettrovalvola che controlla il surriscaldamento della caldaia mandandola in tilt alle 7 di mattina del giorno di capodanno.
Risultato: niente acqua calda, niente riscaldamento, niente tecnici.
Dal che se ne deduce che quella è una cazzo di lucertola bagassa.
Allora, iniziamo questo rientro nella capitale a-morale d’Italia, riportando il simpatico giochino di un hacker turco che ieri mi ha fatto il defacing del sito.
Il defacing consiste nella sostituzione della homepage.
Il simpaticone ha sfruttato un bug in un plugin di wordpress e mi ha messo come homepage quella che vedete qui sopra. Ok “colpa” mia per aver installato quel plugin senza le dovute verifiche.
Comunque un salutone all’amico turco che in fondo non ha fatto nessun danno. (né penso potesse farne di grossi).
Grazie a GPZ che ha segnalato la cosa al volo a Alex che me l’ha segnalato al volo e a Fabio che mi ha dato una mano a capire cosa fosse successo.
MaxiBod: thank you for checking my webiste security, take care.
Questo pomeriggio, come mi aveva anticipato Paolo Bertoluzzo di Vodafone, mi ha chiamato una signorina del servizio clienti di Vodafone, di cui non ricordo il nome, per propormi una promozione, segnalarmi alcune iniziative a favore dei clienti e illustrarmi come essere informato sulle loro promozioni.
Come nel caso di Bertoluzzo devo rimarcare l’assoluta cordialità e professionalità, che fanno sempre piacere.
Penso che nel personale di Vodafone sia rimasta la cultura dell’attenzione verso il cliente che era di Omnitel, tanto che per qualche frazione di secondo ho avuto addirittura l’impressione che Vodafone, per come il suo marchio ha perso di smalto rispetto a quello verde, non meritasse persone così preparate e appassionate 🙂
Comunque, mi è stata proposta e attivata per due mesi una tariffa speciale definita Gold, che elimina lo scatto alla risposta (il vero Gold è questo) e che ha un costo al minuto di 12 centesimi 24 su 24 verso qualunque operatore.
Bene, di questo sono contento.
In seconda battuta, mi è stata segnalata la promozione Telefono Plus che consente di acquistare un Motorola V3x a 99 euro + 18 rate da 9 euro, o un Samsung ZV10 a 49 euro + 18 rate da 9 euro.
La rata da 9 euro non viene pagata se si fa almeno 20 euro di traffico mensile voce (quindi esclusi gli sms).
Quindi, giusto per fare due calcoli, se faccio meno di 11 euro di telefonate al mese, mi conviene pagarmi la rata, se ne faccio più di 11 mi conviene arrivare almeno a 20.
Per esempio: con 19 euro di telefonate al mese, pago 28 euro, con 20 euro di telefonate, pago 20 euro.
Chiaro?
Insomma: io avrei voluto evitare di fare questi calcoli, soprattutto perché avendo un abbonamento devo controllare periodicamente (per 18 mesi) la spesa. Vabbè. A caval scontato una sbirciatina in bocca la potrò dare, no?
In conclusione la signorina mi ha dato dei ragguagli su come selezionare quali offerte commerciali ricevere da Vodafone, e quindi direi che complessivamente l’azienda ha recuperato terreno su un cliente storico come me.
Peccato che mi abbia chiamato da un numero di rete fissa con prefisso 06, verso cui ho sviluppato una certa acidità di carattere, altrimenti sarei stato più dolce, ma lei non poteva saperlo.
Chi mi conosce personalmente, sa quanto mi sono esaltato con WordPress.
WordPress è una figata, non c’è molto altro da dire.
Intanto che mi accingo a vedere come è possibile utilizzare WordPress come CMS per siti più istituzionali oltre che come sbloggatore, è uscita la versione 2.0 di WordPress, a tempo di record localizzata anche in italiano (complimentissimi al team italiano di WordPress).
Non penso che aggiornerò al volo, infatti devo verificare la compatibilità dei plugin installati, e voglio anche riflettere un po’ sul tema che ho scelto che alla fine non mi aggrada tantissimo anche se l’ho personalizzato.
Su questa versione 1.5.2 ho anche fatto un hack per cambiare il path delle categorie (mie personali fissazioni sull’indicizzazione su google e sull’ordine delle cose nell’universo) che a parte il fatto che non so se è stato opportuno fare (amo il rischio, ma anche il risiko :-)), non so se è riproducibile sulla 2.0.
Tuttavia, volendo cambiare ancora il tema, dovrò per forza upgradare, se no rischio di fare un lavoro che poi devo riportare sul 2.0…
Ieri davo una controllata al pc del padre di mio cognato, ovverossia al suocero di mia sorella, ovverossia ad AngeloMio, che ha un pc del 2001 con installato windows me. Il pc tutto sommato è ancora abbastanza veloce, non c’è motivo per cambiare hardware.
AngeloMio diceva che a volte quando parte si inchioda: è vero.
Una volta su due, caricando il desktop, si blocca e bisogna resettare.
Ho tolto un po’ di cose in avvio automatico, ma il problema non si risolve. Sospetto che sia l’antivirus norton, ma quello evidentemente non si può togliere, che già windows è un colabrodo di suo. Andando a terminare uno a uno i TSR, dopo un paio di “uccidi il processo” dava una bella schermata blu.
La spiegazione che ho dato è: ci deve essere un conflitto tra windows e un altro programma, e comunque questa versione di windows è vecchia e instabile, bisognerebbe installare windows xp, ma ti costa dei soldi e poi questo computer non è abbastanza potente per farlo girare decentemente (è un pentium III a 1 ghz con 128 mega di ram).
Al che AngeloMio ha osservato: beh se il problema è windows, togliamo windows.
Inappuntabile. La mentalità è quella giusta: se windows non va lo si toglie, giustissimo e sacrosanto.
Gli metterei Linux, peccato che abbia uno di quegli obbrobri che si chiamano winmodem.
A grande richiesta (cioè me l’ha chiesto Angelo), ho convertito i vecchi real audio della faccenda Non è la Browing in mp3, che anzi qui incapsulo nel simpatico audio player in flash, plugin di WordPress.
Erano talmente vecchi (real audio 2.0) che anche l’attuale real player deve scaricare il vecchio codec per aprirli.
Non è la Browning, per chi non lo sapesse, era la pagina di grande successo di massj.com 1.0.
Riporto il testo originale, e gli audio originali. L’intera faccenda risale al periodo 1995-1997.
Il numero di telefono citato non è più nostro!
Buon ascolto.
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Il testo originale della pagina Non è la Browning
Premessa: oltre ai personaggi più o meno sani che ci hanno chiamato e che ci continuano a chiamare perché nostri amici (e probabilmente almeno io non sono più sano di loro), c’è da spiegare che l’attuale nostro numero di telefono (attuale dal gennaio 1995) apparteneva precedentemente a una nota azienda produttrice di articoli da armeria (caccia, pesca, giardinaggio e burrumballa). Abbiamo perciò subito (e continuiamo anche oggi a subire) in segreteria telefonica, oltre che a tu per tu, comunicazioni di natura proto e post-aziendali di cui qui avete solo un infinitesimo esempio nella sezione Non è la Browning. Noi abbiamo preso questo fatto un po’ volontariamente e un po’ con la forza (come disse un noto filosofo del nostro secolo), e ne abbiamo potuto dedurre quanto segue:
Questa pagina è comunque dedicata a chi, condividendo la nostra sorte, si è trovato intestatario dell’altro vecchio numero di quest’azienda, numero che sulla guida del telefono temporibus illis faceva coppia col nostro.
I nostri messaggi di benvenuti sulla nostra segreteria telefonica
Lasciate un bip dopo il messaggio
[audio:benvenuto_bip.mp3]
Unità Carbonio
[audio:benvenuto_unita_carbonio.mp3]
La Mucca Pazza
[audio:benvenuto_mucca_pazza.mp3]
Swing
[audio:benvenuto_swing.mp3]
I ragazzi di Non è la Browning
[audio:benvenuto_ragazzi_non_e_la_browning.mp3]
I messaggi lasciati dai clienti della Browning
Deficienti
[audio:messaggio_deficienti.mp3]
Deficilli
[audio:messaggio_deficilli.mp3]
Fumeria
[audio:messaggio_fumeria.mp3]
Annullare i mulinelli
[audio:messaggio_mulinelli.mp3]
Ancora mulinelli
[audio:messaggio_mulinelli_2.mp3]
Pronto?
[audio:messaggio_pronto.mp3]
Troppo forte
[audio:messaggio_troppo_forte.mp3]
I messaggi lasciati dai nostri amici
Angelo ci invita al canguro
[audio:messaggio_angelo.mp3]
Davide in merda
[audio:messaggio_davide.mp3]
Elisabetta intimidatoria
[audio:messaggio_elisabetta_1.mp3]
Elisabetta ancora più intimidatoria
[audio:messaggio_elisabetta_2.mp3]
Classica Nevina
[audio:messaggio_nevina.mp3]
Pedro: riflettere
[audio:messaggio_pedro.mp3]
La fucking agendina di Ripa
[audio:messaggio_ripa_1.mp3]
Ripa 100%
[audio:messaggio_ripa_2.mp3]
Inimitabile Ugo
[audio:messaggio_ugo.mp3]
La telefonata erotica di Alex
[audio:telefonata_erotica.mp3]
Non classificabile (non sappiamo chi è)
La vacca buona
[audio:messaggio_vacca_buona.mp3]
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