Una volta un Caravaggio valeva almeno 100.000 lire.
Oggi la quotazione è poco superiore a 1 euro.
Per ottenere un Caravaggio a così poco prezzo, basta andare alla mostra “Caravaggio e l’Europa” che c’è a Palazzo Reale a Milano. Quindi davanti al botteghino bisogna trovare un tizio che ha la brillante idea di proporre a tutta la coda di essere un gruppo, così c’è lo sconto di 3 euro (da 12 a 9 euro).
Poi si entra e si visitano le prime due sale della mostra, che contengono 8 quadri di Caravaggio.
Quindi 9 euro diviso 8 quadri = 1,125 euro. Non male per un Caravaggio eh?
In realtà quella mostra è sopravvalutata e indecente.
Anzitutto se la chiami Caravaggio e qualcosa, con 130 opere, la gente si aspetta tante opere di Caravaggio e invece ne hai solo 8 su 130.
Poi, che almeno quelle 8 opere siano significative. E invece, tolto il magnifico Cattura di Cristo (forse il più grande quadro di tutti i tempi), e l’appena noto San Girolamo abbiamo solo opere minori di Caravaggio, ovvero dei crostoni da chiesa.
Poi, il resto delle 130 sono dei caravaggeschi, che di per sè sono già una scelta infelice giacché accanto al Maestro sono veramente quasi tutti indegni. A quel punto meglio fare Caravaggio e Jim Morrison, che facevano lo stesso tipo di casini.
Poi, la metà dei quadri sono inguardabili perché hanno un faro sparato sopra per cui il riflesso ne copre almeno la metà, da qualsiasi angolazione. Chiunque sia stato, farebbe meglio a occuparsi dei pali della luce stradali.
Poi, dalle targhette accanto ai quadri, mentre in ognuna viene riportata la data di nascita e di morte dell’artista (informazione ampiamente ridondante), manca invece la data di realizzazione del quadro! Ma come si fa a essere così storditi da non dare la possibilità al pubblico di posizionare nel tempo le opere, visto che fra l’altro è una mostra comparativa?!?
Se non fosse stato per la Regale Compagnia e per la Cattura di Cristo, avrei fatto i baffi col pantone a uno dei quadretti cessi dei caravaggeschi.
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