Penso che dovrei tornare più spesso a scrivere sul mio blog. Un anno e passa intenso di opinioni e stati d’animo espressi su Facebook mi danno la sensazione, e l’evidenza, che i pensieri e le riflessioni si perdono indistinti in un flusso informe di una chiacchiera di quartiere. C’è bisogno anche di questo, sì.
Ma torniamo anche alla riflessione, alla possibilità che chi arriva qui per caso possa dire un pensiero che vale come pensiero in sè e non perché solo pensiero o un concetto istantaneo e volatile di un amico.
In Facebook splendo per un istante, ma un blog è per sempre.
Aggiornamento: per i pentiti dei libro delle facce, sappiate che ora è possibile cancellarsi definitivamente da Facebook levando ogni traccia di sè.