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Io e Gilles Villeneuve

Gilles Villeneuve
Erikx mi chiede di parlare di Gilles Villeneuve e io lo faccio volentieri, con entusiasmo e anche con senso del dovere.

Perché Gilles Villeneuve è uno dei miei miti assoluti.

Su Gilles è pieno di risorse sul web. Citerò quelle che trovo più emozionanti. Come quando poco fa, vedevo un video collage sulla sua vita che anche se parecchio kitsch mi ha fatto venire il lacrimone e il groppo alla gola.

Forse chi mi conosce potrà stupirsi per questa mia assoluta dedizione affettiva verso un pilota canadese di motoslitte che per molti era solo uno sfascia macchine, visto che altri miei miti si chiamano Eugenio Montale, Hans Georg Gadamer, Michelangelo Antonioni e Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Gilles sta con loro.

La storia di Villeneuve è semplice: un ragazzo della provincia canadese che corre con le motoslitte e a forza di sognare la Formula 1 ci arriva anche se è senza soldi. Dopo poche gare con la McLaren, viene notato e assunto da Enzo Ferrari per sostiure Niki Lauda alla fine del 1977. Corse sempre e solo per la Ferrari, sulla quale morì nel maggio del 1982 quando si avviava a vincere il titolo mondiale. I momenti più belli della sua carriera furono il Gran Premio di Francia a Digione nel 1979, con gli ultimi giri che sono i più belli di sempre di tutta la Formula 1, il GP di Montecarlo del 1981, dove portò alla vittoria una vettura turbo per la prima volta nella corsa monegasca, e il successivo GP di Spagna a Jaramà, dove vinse tenendo dietro di lui per 60 giri 5 vetture nettamente più veloci di lui.

Per i dettagli della sua vita:
Gilles Villeneuve su Wikipedia (molto posata)
Gilles Villeneuve su Pagine70 (molto appassionata, la mia preferita)
Gilles Villeneuve su Ventisetterosso (con anche tante foto e materiale d’epoca)

Ma la testimonianza più bella che io abbia mai visto di Gilles Villeneuve, è Sfide, il programma di Rai 3, la cui puntata a lui dedicata è andata in onda il 31 luglio del 2004.
Su Gilles c’è anche un’altra puntata di Sfide, in parte simile, che si intitola “Gli anni di Gilles Villeneuve”. Le si scaricano facilmente con eMule, che diamine il canone è pagato, avremo o no il diritto di rivedercele?

Io Gilles l’ho conosciuto nel 1979, quando avevo 8 anni e un po’ per caso iniziavo a seguire qualcosa della Formula 1 che iniziava a essere quasi sempre trasmessa in TV. Allora il campionissimo era Niki Lauda che con la Ferrari era un binomio inscindibile.
Lauda vinse due campionati del mondo con la macchina di Maranello, Gilles nessuno e vinse appena 6 gare in 5 anni di F1, eppure per qualunque ferrarista ma anche per tantissimi appassionati di Formula 1 è Gilles il pilota mito di ogni tempo.

Questo perché Gilles arrivava dal nulla. Chiunque avrebbe potuto essere Gilles. Anche io. Perché andava forte, andava al massimo, sempre. Perché distruggeva le macchine, non solo quando aveva un incidente, ma anche alla fine di una corsa conclusa, la macchina di Villeneuve era meccanicamente consumata ed esausta soprattutto il cambio e le gomme. Nessuno sapeva tenere la Ferrari in strada come lui, e nessun ha più avuto quel controllo di guida, solo Ayrton Senna sul bagnato mi ha ricordato Gilles.

Gilles alla Ferrari ha dato tutto, anche la sua vita, perché la Ferrari a Gilles ha sempre dato tutto: la macchina che era ed è il mito era la massima aspirazione, era la felicità totale per Gilles. Anche se è morto a soli 32 anni, Gilles Villeneuve è stato un uomo felice. Questo lo possono dire in pochissimi. E’ un mito perché dentro una Ferrari lui era felice.

Da allora, col passare degli anni, ho sempre atteso di riprovare le stesse emozioni. Ma solo raramente ho avuto la sensazione che stessero per arrivare. Nemmeno quando Schumacher ha vinto il mondiale nel 2000, dopo 21 anni di astinenza con la Ferrari. Ero contento sì, ho gioito, non mi sembrava vero, ma quando correva Gilles mi si ribaltava lo stomaco, era una tensione continua, lo si poteva tifare solo vivendo con lui dentro l’abitacolo. Gilles era solo piede e cuore, era troppo occupato a correre al massimo per pensare.

Quando io salgo su un kart, penso a Gilles. Anche se non riesco a guidare come lui. Nel senso che un po’ ragiono. Nelle qualifiche aspetto che si scaldino le gomme. In gara non vado al limite, perché per un errore stupido rischio di perdere la gara. Solo in qualifica spingo al massimo del massimo. Guido come Gilles solo quando andiamo a fare dei giri liberi senza gara. Spesso ci diciamo: aspettiamoci così ci superiamo e risuperiamo e così ci divertiamo. Io non aspetto mai nessuno. Non mi diverto così. Mi diverto a essere come Gilles: andare forte al massimo oltre il limite in ogni millimetro della pista e in ogni istante della vita.

Chiudo col pezzo più bello di sempre della Formula 1 di ogni tempo. Il finale del Gp di Francia a Digione nel 1979. Villeneuve, secondo con una Ferrari a motore aspirato, viene raggiunto da Renè Arnoux con una Renault con motore turbo.
La Renault è nettamente più veloce nei rettilinei, sfruttando anche l’effetto scia che ora non si vede più in Formula 1. Ma Gilles resiste. per un secondo posto, resiste, resiste, resiste.
Io non ho più visto nessuno guidare così.

Buona visione del mito.

Altri video di Gilles Villeneuve

Feb 2, 2006Massj

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46 ortodromicoMerenda
Comments: 37
  1. napo
    Febbraio 3, 2006 at 0:27

    lo stavo aspettando…non ho parole…grazie…

    ReplyCancel
  2. Erikx
    Febbraio 3, 2006 at 8:35

    E’ bellissimo e emozionante…quasi come l’ave maria di schubert :-)….
    Sai a cosa ho pensato leggendo delle tue corse in kart?…alle mie corse a cavallo, il mio insegnante si era accorto che non ero tutta cuore e ha cominciato a farmi fare un gioco…io facevo le mie corse e lu imi interrogava sulle tabelline! Ha funzionato!!

    ReplyCancel
  3. Harlock
    Febbraio 3, 2006 at 11:49

    Mi è venuto in mente! Elio De Angelis… ecco, chi era…

    ReplyCancel
  4. Massj
    Febbraio 3, 2006 at 14:55

    Ma te l’avevo chiesto!!!

    Massj: era Elio de Angelis?
    Harlock: no

    …

    Elio de Angelis per la cronaca è morto nel 1985 a Le Castellet mentre provava la nuova e rivoluzionaria Brabham, in seguito a un incidente per cedimento meccanico.

    Ha corso quasi sempre con la Lotus ed è stato compagno di squadra di Ayrton Senna.

    Ha vinto due GP in carriera.

    ReplyCancel
  5. Harlock
    Febbraio 3, 2006 at 16:09

    Ehhhvabbé… era l’alba! O no? 🙂

    ReplyCancel
  6. alì
    Febbraio 3, 2006 at 17:08

    ciao masso
    giusto per un saluto – un isolano di cui non faccio il nome mi ha passato il link

    cià

    ReplyCancel
  7. Massj
    Febbraio 3, 2006 at 17:18

    Alì, dai ma il mio sito lo conoscevi già, più che altro mi dicono che ti sei fatta un ampio giro su un altro sito 😀

    Quando ci vediamo? Portiamo anche il ciccio.

    ReplyCancel
  8. alì
    Febbraio 3, 2006 at 17:29

    eccheccacchio ho seguito una love story virtuale!

    non chiamarlo ciccio che s’incazza

    p.s. c’è sempre una casa nuova che attende singoli o nuove coppie a cena purché portiate cibo vino origliette e soldi

    ReplyCancel
  9. Massj
    Febbraio 3, 2006 at 17:36

    niente origliette, va bene lo stesso?
    per quanto riguarda il vino, mi sono iscritto al corso di sommelier dell’AIS, sono sempre più figo

    ReplyCancel
  10. alì
    Febbraio 3, 2006 at 17:43

    oserei dire sovraskillato* come sempre

    sì vabbé, ma rispondi al telefono.
    Se vi va bene vi attendo lunedì sera che c’è anche lelluccio. Così, alla luce del web, che tutti sappiano. Del resto, il tutto è sputtanamento in divenire. Adorabile, per carità.

    a propos: ma a te la tessera elettorale, all’epoca, te l’hanno spedita?

    *trademark mastromasso jp 2001

    ReplyCancel
  11. Massj
    Febbraio 3, 2006 at 17:57

    Io mi sa che vengo, poi c’è miss illunedìnonseneparla che non so

    ReplyCancel
  12. Alex
    Febbraio 3, 2006 at 17:59

    Lèlluccia bella io pensavo a un tete a tete io ettè da soli, e mò mi inviti il terzoincomdo?
    Mmm…
    massj, ciccio fa da sè, donuorri 🙂

    ReplyCancel
  13. Massj
    Febbraio 3, 2006 at 18:02

    Oh se dovete raccontarvi i cazzi vostri, ci vediamo un’altra volta eh

    ReplyCancel
  14. Harlock
    Febbraio 3, 2006 at 18:03

    ma proprio proprio di lunedì, eh? ma tipo martedì no? ci penso… violare la sacra regola comporta un’attenta riflessione… mi ritiro a deliberare. 🙂

    ReplyCancel
  15. GPZ
    Febbraio 3, 2006 at 18:11

    Com è il corso di vino Massj?
    A me avevano consigliato quello della ONAV.

    ReplyCancel
  16. Alex
    Febbraio 3, 2006 at 18:37

    massj… ohh permaloso, si fa per scherzare dai :o)

    Harlock, delibera pure, basta che alla fine decida per il sì…

    Alex.

    ReplyCancel
  17. Massj
    Febbraio 3, 2006 at 19:54

    GPZ: il corso AIS non l’ho ancora iniziato, inizia a fine febbraio, 4 ore alla settimana fino a metà aprile + visita in azienda vitivinicola.

    Ed è il primo livello, poi ce ne sono altri due e poi l’esame finale che ti da un titolo professionale.
    In sostanza, nel corso che faccio io vengono anche quelli che vogliono farlo x lavoro o che sono ristoratori e si vogliono aggiornare.

    L’ONAV non la conosco, ma d’altra parte non so un tubo di questo ambiente, magari è altrettanto valido.

    Tempo addietro un nostro concittadino mi consigliò di fare un corso professionale anziché uno per appassionati, perché tanto i costi sono simili e in quello non professionale magari ti fanno bere piscio e ti mandano un pirla a insegnare.

    Se vuoi unirti forse ci sono ancora posti, la bazzeccola costicchia un 500 euro però…

    ReplyCancel
  18. Trepeddu
    Febbraio 4, 2006 at 13:31

    il mio mito automobilistico è seddone con la uno turbo
    quello si che è un concentrato di genio e sregolatezza
    (a malagana, è alto 156 cm)

    ReplyCancel
  19. Trepeddu
    Febbraio 4, 2006 at 13:34

    dimenticavo josh verstappen l olandese volante:
    se i circuiti fossero stati tutti dritti lui sarebbe arrivato primo sempre.
    certo che un circuito dritto manca della condizione per essere definito circuito, pero nn si puo fare una colpa se nn avevano soldi per l aereodinamica, la macchina finche nn dovevi girare andava una favola, chiedetelo a coultard…(quell ubriacone..)

    ReplyCancel
  20. Massj
    Febbraio 4, 2006 at 15:41

    Guarda che Verstappen è di Orosei, dura sei chilometri sei

    ReplyCancel
  21. Trepeddu
    Febbraio 4, 2006 at 15:47

    ma infatti è per quello che è il mio idolo

    ReplyCancel
  22. roberta
    Febbraio 4, 2006 at 16:44

    Ciao!
    Non c’entra nulla col post, ma volevo dirti che ho seguito il consiglio, ho copiato il codice dalla cache e ora lo sto ripulendo, perchè prima compariva persino la finestra della cache di google.
    Unico problema: devo sistemare anche la sezione Commenti recenti nella colonna perchè è rimasta fissa, non si aggiorna più…
    Va beh, pian piano tornerà tutto alla normalità!
    Buon weekend e grazie per le dritte!
    Ro

    ReplyCancel
  23. Massj
    Febbraio 4, 2006 at 20:37

    Dai dai… ce la puoi fare, al massimo se mi mandi il template x email gli do uno sguardo, sempre che sopravviva al ristorante indiano di stasera.

    se non mi vedete più, non mangiate pollo col curry prossimamente, non vorrei starvi sullo stomaco, e poi nemmeno sul culo!

    (si sa che gli indiani mangiano i comunisti)

    ReplyCancel
  24. Ginevra B.
    Aprile 27, 2006 at 11:00

    ….Non ho parole davvero per esprimere quello che provo ogni volta che riguardo il duello fra Gil e Renè!
    è veramente emozionante…come emozionante è stato vedere Joane e Jacques e la ferrari 27 di Gil il 20 Aprile ad Imola…….
    io credo che con quel duello si sia scritta una pagina della Formula 1 che non ha tempo….
    ad Ottobre dello scorso anno sono stata giù a Monza per le World Series della Renault ed ho chieto al mitico Renè un pò come era la formula 1 di quei tempi……bene arrivando a parlare di questo “duello” con Gil aveva una luce straordinaria negli occhi coe se rivivesse le stesse sensazioni nel momento in cui lo ricordava…..
    …bene io credo che tutto questo sia la vera anima delle gare di tutti i tempi….

    ciao

    Ginevra

    ReplyCancel
  25. Massj
    Aprile 27, 2006 at 11:18

    Ciao Ginevra,
    grazie mille per il tuo commento pieno di ricordi ma anche di emozioni vive.

    Ti invidio sapendo che hai parlato con Arnoux, quanto vorrei poterlo fare anche io. Quella luce negli occhi penso che sia la stessa che Arnoux ha quando viene intervista da raitre e racconta quel duello.

    Erano dei pazzi che amavano tanto la vita.

    ReplyCancel
  26. Ginevra B.
    Aprile 27, 2006 at 11:43

    Ciao Massj,
    è vero erano proprio dei pazzi scatenati che amavano la vita spingendosi oltre ogni limite….

    ricordo un aneddoto che racconta sempre Arnoux che Gil e Didier partivano da Montecarlo e facevano a gara a chi arrivava primo a Maranello. Gil stesso arrivava anche a cronometrare Montecarlo-Maranello cercando di fare ogni volta un tempo migliore…..a lui interessava correre….
    la sua Ferrari 27 anche senza la scocca la si poteva riconoscere dall’usura del cambio…

    Renè (o meglio Nenè) è una persona davvero speciale, vive la sua passione con un entusiasmo davvero da pochi, è sempre così sereno che mette allegria solo al pensarci!Nonostante sia una grande campione è una persona molto semplice e disponibile più di quanto non si creda…a Monza alle World Series by Renault girava tranquillamente per i paddock pronto a fermarsi e chiaccherare con tutte le persone….tra un giro d’onore con la RS 16 e l’altro….

    ciao

    Ginevra

    ReplyCancel
  27. $ergio
    Maggio 8, 2006 at 21:52

    Oggi,8 maggio 2006,sono passati 24 anni dal tragico incidente di Zolder.Io,lo ricordo ancora.Non vinse 6 mondiali come Schumaker (7)vinse solo sei corse,eppure noi lo ricordiamo ancora,perchè come scrisse ENZO FERRARI,:”Io,gli volevo bene”.E gliene volevamo tanto anche noi.Ricordiamolo con le belle parole di Marcello Sabatini che sulla copertina di Rombo a 48 ore dall’incidente, scrisse :” RESTA TUO IL NOSTRO CUORE,GILLES”.
    Un grosso ciao alla mia Italia che sogno da lontano.
    Sergio Farina
    N.Y.C.

    ReplyCancel
  28. Massj
    Maggio 8, 2006 at 22:12

    Ciao Sergio,
    grazie anche te per il bel ricordo di Gilles!

    ReplyCancel
  29. riccardo
    Novembre 28, 2006 at 1:02

    è BELLO VEDERE GENTE CHE DOPO 25 RICORDA ANCORA CON PASSIONE IL GRANDE GIL.IO HO 36 ANNI CONSERVO ANCORA LE RIVISTE (ROMBO ,AUTOSPRINT …)I LIBRI I POSTER DI QUESTO PILOTA CHE + DI TUTTI CI EMOZIOMATO. SEGUO ANCORA I GP SONO CONTENTO QUANDO LA FERRARI VINCE MA NON COME UNA VOLTA,NEANCHE SCHUMACHER CON I SUOI 7 TITOLI MONDIALI RIESCE AD EMOZIONARMI QUANTO GIL,ORA QUANDO VOGLIO RIVIVERE QUELLE EMOZIONI GRAZIE AL WEB SCARICO I GP DI QUEL PERIODO HO COMINCIATO CON DIGIONE 79 E IMOLA 82,CHE DIRE SOLO QUESTI 2 GP VALGONO +DI UN INTERA STAGIONE ATTUALE.GIL è ANCHE QUESTO .CIAO RIK

    ReplyCancel
  30. Massj
    Novembre 28, 2006 at 8:55

    Riccardo, mi associo completamente alla tue parole e alle tue visioni di GP!
    Schumacher ci ha dato tanto, ma Gilles ci ha dato tutto.

    ReplyCancel
  31. sandruya85
    Dicembre 30, 2007 at 15:05

    http://gilles27.forumfree.net

    Nuovo forum su Gilles Villeneuve! Se vuoi passare a dare un’occhiata, sei il benvenuto!

    ReplyCancel
  32. riccardo
    Maggio 8, 2008 at 16:38

    ciao massj oggi è l’ 8 maggio….ricordiamo il grande gil..ciao ct 8 maggio 2008

    ReplyCancel
  33. Massimiliano Mearini
    Dicembre 11, 2008 at 17:49

    Sarà un caso ma anche io mi chiamo Massimiliano e sono nato nel 1971. Stavo cercando materiale per creare un gruppo su FaceBook e mi sono imbattuto nel tuo sito. Quanto da te scritto esprime quello che provo per il mio MITO. Il mio unico MITO. Può sembrare che sono una persona povera. Ma la sincerità del personaggio e la possibilità di averne vissuto in parte le gesta, mi autorizza a dargli tutta questa importanza. Seguivo già la F1, credo dall’età di 5 o 6 anni. A mio padre non piaceva, era per il calcio, per la sua amata Juventus. Io adoravo Nicky Lauda essendo io biondo e con i denti in fuori: mi riconoscevo in lui. Poi è arrivato Gil e Rombo. Rombo è stata la rivista che ha esasperato e amato Gilles come pochi. E da li a poco sono scomparsi entrambi. Ma Gilles è diventato il mio MITO. Fino ad oggi ho sempre avuto immagini e poster di Gil attaccati alle pareti, uno di questi sopra la scrivania dove studiavo. A quel poster avevo promesso di diventare Ingegnere Meccanico. E ci sono riuscito. Poi ho avuto anche la fortuna di lavorare a Maranello in Gestione Sportiva e conoscere meccanici che avevano lavorato con lui. Che emozione. Come ogni volta che lo nomino. E’ una reazione irrazionale ed istintiva.
    Emozione e compiacimento e immedesimazione che ho provato nel leggere il tuo pezzo. Un bel contributo.

    Saluti e grazie.

    PS. Ti aspetto nel gruppo: “Una leggenda chiamata Villeneuve” vecchio titolo di ROMBO.

    ReplyCancel
  34. Massj
    Dicembre 11, 2008 at 19:22

    Grazie a te per il commento Massimiliano, anche perché lasciato da uno che è riuscito a lavorare nelle Gestione Sportiva. Magari poter lavorare in Ferrari! Mi sono iscritto al tuo gruppo su fb, a presto!

    ReplyCancel
  35. Heinz
    Dicembre 30, 2008 at 9:15

    Hello guy’s, sorry i write in English because my Italian is not that good.
    But if i come to the point here, no matter what language we speak, we are all agree about something here. Gilles was, and still is the biggest racer i ever saw in autosport.
    I grew up near the track of Zolder (500m).
    I was standing on the bridge at the Sacramentshelling when it happend at 8 may 1982 at 13.52hrs when he touched Jochen Mass.
    I am not religious, but that evening i went to church for him.
    That day F1 wasn’t what it used to be for me.
    I still watch F1 but racers like Gilles, I still am waiting.
    Salut Gilles, you are the greatest.

    ReplyCancel
  36. benny
    Maggio 29, 2009 at 14:31

    io ho visto gillesw morire ero a zolder quell’8 maggio 1982 ero nella tribuna alla curva cieca e poi ho visto il culmine di polvere poi il corpo di gille s

    ReplyCancel
  37. Jody
    Dicembre 8, 2009 at 16:39

    C’era un articolo mitico su di un Auto sprint degli anni novanta con in copertina Senna al Loews,mio padre me lo cita sempre a memoria qualcun se lo ricorda o ha la rivista? Ricordo solo piccoli brandlli dll’inizio “Ti ricordi Gilles..erano gli anni di n turbo che già cominciavamo ad odiare…in un urlo del turbo che mai aveva ruggito così prima a Montecarlo”

    ReplyCancel

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