Allora, iniziamo questo rientro nella capitale a-morale d’Italia, riportando il simpatico giochino di un hacker turco che ieri mi ha fatto il defacing del sito.
Il defacing consiste nella sostituzione della homepage.
Il simpaticone ha sfruttato un bug in un plugin di wordpress e mi ha messo come homepage quella che vedete qui sopra. Ok “colpa” mia per aver installato quel plugin senza le dovute verifiche.
Comunque un salutone all’amico turco che in fondo non ha fatto nessun danno. (né penso potesse farne di grossi).
Grazie a GPZ che ha segnalato la cosa al volo a Alex che me l’ha segnalato al volo e a Fabio che mi ha dato una mano a capire cosa fosse successo.
MaxiBod: thank you for checking my webiste security, take care.
Questo pomeriggio, come mi aveva anticipato Paolo Bertoluzzo di Vodafone, mi ha chiamato una signorina del servizio clienti di Vodafone, di cui non ricordo il nome, per propormi una promozione, segnalarmi alcune iniziative a favore dei clienti e illustrarmi come essere informato sulle loro promozioni.
Come nel caso di Bertoluzzo devo rimarcare l’assoluta cordialità e professionalità, che fanno sempre piacere.
Penso che nel personale di Vodafone sia rimasta la cultura dell’attenzione verso il cliente che era di Omnitel, tanto che per qualche frazione di secondo ho avuto addirittura l’impressione che Vodafone, per come il suo marchio ha perso di smalto rispetto a quello verde, non meritasse persone così preparate e appassionate 🙂
Comunque, mi è stata proposta e attivata per due mesi una tariffa speciale definita Gold, che elimina lo scatto alla risposta (il vero Gold è questo) e che ha un costo al minuto di 12 centesimi 24 su 24 verso qualunque operatore.
Bene, di questo sono contento.
In seconda battuta, mi è stata segnalata la promozione Telefono Plus che consente di acquistare un Motorola V3x a 99 euro + 18 rate da 9 euro, o un Samsung ZV10 a 49 euro + 18 rate da 9 euro.
La rata da 9 euro non viene pagata se si fa almeno 20 euro di traffico mensile voce (quindi esclusi gli sms).
Quindi, giusto per fare due calcoli, se faccio meno di 11 euro di telefonate al mese, mi conviene pagarmi la rata, se ne faccio più di 11 mi conviene arrivare almeno a 20.
Per esempio: con 19 euro di telefonate al mese, pago 28 euro, con 20 euro di telefonate, pago 20 euro.
Chiaro?
Insomma: io avrei voluto evitare di fare questi calcoli, soprattutto perché avendo un abbonamento devo controllare periodicamente (per 18 mesi) la spesa. Vabbè. A caval scontato una sbirciatina in bocca la potrò dare, no?
In conclusione la signorina mi ha dato dei ragguagli su come selezionare quali offerte commerciali ricevere da Vodafone, e quindi direi che complessivamente l’azienda ha recuperato terreno su un cliente storico come me.
Peccato che mi abbia chiamato da un numero di rete fissa con prefisso 06, verso cui ho sviluppato una certa acidità di carattere, altrimenti sarei stato più dolce, ma lei non poteva saperlo.
Chi mi conosce personalmente, sa quanto mi sono esaltato con WordPress.
WordPress è una figata, non c’è molto altro da dire.
Intanto che mi accingo a vedere come è possibile utilizzare WordPress come CMS per siti più istituzionali oltre che come sbloggatore, è uscita la versione 2.0 di WordPress, a tempo di record localizzata anche in italiano (complimentissimi al team italiano di WordPress).
Non penso che aggiornerò al volo, infatti devo verificare la compatibilità dei plugin installati, e voglio anche riflettere un po’ sul tema che ho scelto che alla fine non mi aggrada tantissimo anche se l’ho personalizzato.
Su questa versione 1.5.2 ho anche fatto un hack per cambiare il path delle categorie (mie personali fissazioni sull’indicizzazione su google e sull’ordine delle cose nell’universo) che a parte il fatto che non so se è stato opportuno fare (amo il rischio, ma anche il risiko :-)), non so se è riproducibile sulla 2.0.
Tuttavia, volendo cambiare ancora il tema, dovrò per forza upgradare, se no rischio di fare un lavoro che poi devo riportare sul 2.0…
Ieri davo una controllata al pc del padre di mio cognato, ovverossia al suocero di mia sorella, ovverossia ad AngeloMio, che ha un pc del 2001 con installato windows me. Il pc tutto sommato è ancora abbastanza veloce, non c’è motivo per cambiare hardware.
AngeloMio diceva che a volte quando parte si inchioda: è vero.
Una volta su due, caricando il desktop, si blocca e bisogna resettare.
Ho tolto un po’ di cose in avvio automatico, ma il problema non si risolve. Sospetto che sia l’antivirus norton, ma quello evidentemente non si può togliere, che già windows è un colabrodo di suo. Andando a terminare uno a uno i TSR, dopo un paio di “uccidi il processo” dava una bella schermata blu.
La spiegazione che ho dato è: ci deve essere un conflitto tra windows e un altro programma, e comunque questa versione di windows è vecchia e instabile, bisognerebbe installare windows xp, ma ti costa dei soldi e poi questo computer non è abbastanza potente per farlo girare decentemente (è un pentium III a 1 ghz con 128 mega di ram).
Al che AngeloMio ha osservato: beh se il problema è windows, togliamo windows.
Inappuntabile. La mentalità è quella giusta: se windows non va lo si toglie, giustissimo e sacrosanto.
Gli metterei Linux, peccato che abbia uno di quegli obbrobri che si chiamano winmodem.
A grande richiesta (cioè me l’ha chiesto Angelo), ho convertito i vecchi real audio della faccenda Non è la Browing in mp3, che anzi qui incapsulo nel simpatico audio player in flash, plugin di WordPress.
Erano talmente vecchi (real audio 2.0) che anche l’attuale real player deve scaricare il vecchio codec per aprirli.
Non è la Browning, per chi non lo sapesse, era la pagina di grande successo di massj.com 1.0.
Riporto il testo originale, e gli audio originali. L’intera faccenda risale al periodo 1995-1997.
Il numero di telefono citato non è più nostro!
Buon ascolto.
————————————
Il testo originale della pagina Non è la Browning
Premessa: oltre ai personaggi più o meno sani che ci hanno chiamato e che ci continuano a chiamare perché nostri amici (e probabilmente almeno io non sono più sano di loro), c’è da spiegare che l’attuale nostro numero di telefono (attuale dal gennaio 1995) apparteneva precedentemente a una nota azienda produttrice di articoli da armeria (caccia, pesca, giardinaggio e burrumballa). Abbiamo perciò subito (e continuiamo anche oggi a subire) in segreteria telefonica, oltre che a tu per tu, comunicazioni di natura proto e post-aziendali di cui qui avete solo un infinitesimo esempio nella sezione Non è la Browning. Noi abbiamo preso questo fatto un po’ volontariamente e un po’ con la forza (come disse un noto filosofo del nostro secolo), e ne abbiamo potuto dedurre quanto segue:
Questa pagina è comunque dedicata a chi, condividendo la nostra sorte, si è trovato intestatario dell’altro vecchio numero di quest’azienda, numero che sulla guida del telefono temporibus illis faceva coppia col nostro.
I nostri messaggi di benvenuti sulla nostra segreteria telefonica
Lasciate un bip dopo il messaggio
[audio:benvenuto_bip.mp3]
Unità Carbonio
[audio:benvenuto_unita_carbonio.mp3]
La Mucca Pazza
[audio:benvenuto_mucca_pazza.mp3]
Swing
[audio:benvenuto_swing.mp3]
I ragazzi di Non è la Browning
[audio:benvenuto_ragazzi_non_e_la_browning.mp3]
I messaggi lasciati dai clienti della Browning
Deficienti
[audio:messaggio_deficienti.mp3]
Deficilli
[audio:messaggio_deficilli.mp3]
Fumeria
[audio:messaggio_fumeria.mp3]
Annullare i mulinelli
[audio:messaggio_mulinelli.mp3]
Ancora mulinelli
[audio:messaggio_mulinelli_2.mp3]
Pronto?
[audio:messaggio_pronto.mp3]
Troppo forte
[audio:messaggio_troppo_forte.mp3]
I messaggi lasciati dai nostri amici
Angelo ci invita al canguro
[audio:messaggio_angelo.mp3]
Davide in merda
[audio:messaggio_davide.mp3]
Elisabetta intimidatoria
[audio:messaggio_elisabetta_1.mp3]
Elisabetta ancora più intimidatoria
[audio:messaggio_elisabetta_2.mp3]
Classica Nevina
[audio:messaggio_nevina.mp3]
Pedro: riflettere
[audio:messaggio_pedro.mp3]
La fucking agendina di Ripa
[audio:messaggio_ripa_1.mp3]
Ripa 100%
[audio:messaggio_ripa_2.mp3]
Inimitabile Ugo
[audio:messaggio_ugo.mp3]
La telefonata erotica di Alex
[audio:telefonata_erotica.mp3]
Non classificabile (non sappiamo chi è)
La vacca buona
[audio:messaggio_vacca_buona.mp3]
Cosa c’entrano questi personaggi tutti assieme ve lo spiego subito in questo post lunghissimo.
Sono coloro che ho dovuto affrontare nel mio consueto viaggio natalizio Milano – Nuoro via macchina/traghetto. Per quello mi trovavo a Genova Ovest quando sono stato chiamato da Vodafone come ho scritto nel post precedente.
Il viaggio di Natale 2005 (non è un film dei Vanzina), si colloca al secondo posto dopo quello Sapore di sale 2005 (anche questo non è di Vanzina, ma il mio viaggio di questa estate) nella classifica: e la nave va (senza di me).
Anche questa volta ho infatti ho rischiato di perdere il traghetto.
(altro…)
Ebbene, a pochi giorni dalla mia lettera a Vodafone, ho ricevuto la telefonata di Paolo Bertoluzzo, direttore commerciale di Vodafone, mentre ero in viaggio per Genova.
Addirittura una telefonata dal direttore commerciale? Beh, scripta manent – verba volant, da un lato, dall’altro, è buona regola non affidare mai allo scritto le questioni da chiarire, il rischio di fraintendimento è molto alto.
Ma al di là di questo devo dire che la telefonata è stata molto cordiale, e piacevole perché Bertoluzzo è assolutamente professionale, preparato, ma anche appassionato del suo lavoro e della sua azienda.
Beh, chiaramente non spetta a me giudicare, ma non è nemmeno scontato che il dirigente di una grande azienda sia così disponibile e pronto al confronto. Numerose apparizioni televisive di numerosi dirigenti, dicono infatti il contrario.
Intanto ha fatto una prima bella figura poiché io ero nelle gallerie di Genova Ovest e ho detto: se cade è perché sono nelle gallerie di genova ovest, e lui mi fa: dovremmo essere coperti lì, ed effettivamente c’è ottima copertura.
Poi Bertoluzzo mi ha chiarito soprattutto due punti, uno relativo al mio rapporto da cliente con Vodafone, e l’altro relativo al passaggio della sponsorizzazione dalla Ferrari alla McLaren (che era la questione che mi stava più a cuore :-)).
Per il primo punto, io non avevo ricevuto ulteriori offerte da Vodafone perché avevo tolto il mio consenso a riceverle. Effettivamente circa un anno e mezzo fa per una settimana avevo ricevuto degli mms da un centinaio di pagine ognuno (veramente) da parte di vodafone in cui mi si illustravano offerte dedicate alle ricaricabili e altre robe varie non di mio interesse (a me interessa telefonare), per cui avevo tolto il consenso.
Ora da Bertoluzzo apprendo che è possibile dare il consenso selettivo, cioè a essere contattati solo in una determinata maniera. Peraltro le offerte via email (sempre per le ricaricabili) mi arrivano sempre, ma questo mi sono scordato di dirglielo.
Comunque mi ha annunciato che verrò contattato da un addetto che mi illustrerà alcune nuove offerte.
Bene, valuterò.
Invece per quanto riguarda la questione Ferrari, sinteticamente, era desiderio di Vodafone avere maggiore visibilità, ma non essendo questo possibile a seguito della presenza di altri sponsor (fuma fuma), ci si è indirizzati verso la McLaren (lasciata libera da West) che in effetti darà la possibilità di essere title sponsor, ovvero la squadra si chiamerà Vodafone McLaren Mercedes, come Scuderia Ferrari Marlboro, insomma.
In questo ha un po’ prevalso la parte inglese dell’azienda evidentemente (questa è una mia considerazione).
Ok, questa è la versione Vodafone, poi queste trattative sono abbastanza complesse.
Certo sarebbe molto interessante sentire una versione della Ferrari. Peraltro che mi risulti, né Vodafone né Ferrari hanno rilasciato un comunicato stampa in merito, anche se c’è da considerare che per un anno ancora correranno insieme e magari lo faranno a fine 2006.
In conclusione, vista la notevole disponibilità, considererò di rimanere con Vodafone, nonostante che pensando alla McLaren mi viene veramente il magone.
Ultima ora:
in occasione della cena di natale coi giornalisti, come riportato sulla Gazzetta dello Sport, il presidente della Ferrari Montezemolo ha dichiarato:
“Non potevamo assicurare a Vodafone le posizioni sulla macchina che aveva, considerando il lungo contratto con la Marlboro. Comunque abbiamo una lunga lista di sponsor, anche italiani: c’è abbondanza di scelta”.
Il che conferma quanto mi è stato detto da Bertoluzzo.
Ora, visto che il danno c’è ma senza colpa, se mi regalano questo, magari rimango con Vodafone:
In questi giorni tutti scrivono delle lettere a Babbo Natale.
Allora la scrivo anche io:
Caro Babbo Natale,
volevo dirti che non esisti, coglione!
Ecco.
Tu cerchi pane migliore di quello di grano!
La foto è di Albicocca con licenza Creative Commons
Cercavo tutt’altro sui newsgroup, quando mi sono imbattutto in questo ridicolissimo intervento di un avvocato.
Il gruppo è it.hobby.fai-da-te, e un tizio (fabbrogiovanni) fa un intervento normalissimo, l’argomento è una grigliata di carne sul camino.
Secondo la mia esperienza basta procurarsi un treppiede di altezza
adeguata su cui appoggiare la griglia.
Se la superficie del focolare lo permette: griglia su un lato e mucchio
di braci di scorta sull’ altro, da non trovarsi a dover fare fuoco a
metà cottura.
Importante procurarsi la materia prima che sia di qualità ed evitare il
vino in cartone.
L’intervento successivo è assolutamente esilarante:
Riteniamo la SUA affermazione,gratuita e LESIVA della nostra IMMAGINE la invitiamo pertanto, ad una ímmediata rettifica,su stesso mezzo di divulgazione.
Fatti salvi il nostro diritto di ADIRE!
Per la TAVERNELLO s.p.a.
Avv.Filippo De Carolis
AHAHHHAHAHHHHAAAHHHH!
Certo che c’è gente curiosa in giro, e meno male che un avvocato dovrebbe sapere che la libertà di espressione circa le preferenze enologiche è un diritto costituzionale, un intervento del genere lo trovo assolutamente ridicolo.
Non a caso, gli è stato risposto per le rime (con una certa ironia):
Carissimo Dott. Filippo,
non era mia intenzione ledere alcunchè, nè tantomeno credo che i miei
scritti siano in grado di influenzare i gusti enologici degli amici che
frequentano questo NG.
Ammetto di essermi espresso forse in modo errato, rettifico pertanto
immediatamente, onde evitarle la fatica di ADIRE.
Il pensiero che volevo esprimere era: “Sul mio camino ci cucino solo
salsicce e braciole di suino allevato e macellato in casa e sulla mia
tavola compare solo ed esclusivamente Gutturnio dei Colli Piacentini
acquistato da contadino fidato, imbottigliato da me medesimo e
invecchiata nella mia cantina”.
Coloro i quali preferiscono cucinare sulla griglia asettici wurstel
comprati all’ ipermercato innaffiandoli con ottimo vino in cartone, sia
esso Tavernello o Vattelapesca, hanno tutta la mia stima, e non per
questo toglierò loro il saluto.
Cordialmente
Fabbrogiovanni.
A questo vorrei aggiungere la mia personale opinione:
a me il vino in cartone non piace, secondo me è di scarsa qualità, non lo berrei mai con un grigliata né tantomeno in altra occasione.
Vediamo se qualcuno ora fa la fatica di ADIRE per aver espresso una mia opinione enologica.
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