Il secondo piatto della domenica è un Pagro con pomodorini che mi sono inventato stasera e che ho chiamato Pagro Comunista visto il colore e viste le polemiche politiche di queste ore.
Il Pagro è tipo il dentice ma non è esattamente un dentice, comunque questo qui di circa 300 grammi l’ho accuratamente squamato e poi l’ho sfilettato in due parti lasciando la pelle. Per squamare un pesce senza disperdere le squame per mezzo appartamento, basta riempire il lavandino ed effettuare l’operazione a pesce sommerso così le squame non volano.
Per sfilettarlo, si trancia la coda e la testa, le pinne laterali e quella dorsale. Aperto in due rimane la spina, che per motivi pratici consiglio di togliere a cottura avvenuta. Infatti spinare un pesce crudo senza buttarne via la metà è un’impresa, ma se qualcuno è esperto e vuole darmi consigli, è benvenuto.
Intanto in padella con un filo d’olio extravergine d’oliva ho messo 5 pomodorini, tre cipollotti tagliati a rondelle, un gambetto di sedano tagliato a pezzetti, spicchio d’aglio, un paio di foglioline di menta essicata, sale.
Quando il sedano è morbido e i pomodorini sfatti, ci aggiungo i filetti di pagro passati nella farina, si fanno dorare, si cosparge di prezzemolo, e si sfuma col vino bianco, sempre tutto a fuoco medio. 5 minuti col coperchio bastano per finire la cottura.
Come vino ci ho messo un Giogantinu, Vermentino di Gallura 2005, un abbinamento classico, anche se col pomodoro ci starebbe bene un bianco un po’ più morbido, quindi magari lo stesso vino in versione riserva. Ma non facciamoci troppe seghe.
Sul Giogantinu non c’è molto da dire, è esattamente quello che ti aspetti, non delude. Piuttosto l’ho preso a 5,50 euro all’Iper di piazzale accursio che ha una sezione vini più nobile rispetto a quella dell’esselunga. Tra i nomi a me cari presenti all’Iper, il Turriga (sparato a 48 euro) e il Terre Brune (sparato a 34 euro), prezzi un po’ alti rispetto a Tamponi di Nuoro (che rimane il miglior posto dove comprare vini sardi) dove per esempio il Terre Brune si trova a 25/27 euro. Come benchmark, il Costera di Argiolas all’Iper costa 8,90 euro, cioè un euro meno che all’Esselunga.
C’è anche la Vernaccia Riserva di Silvio Carta, mentre all’Esselunga c’è quella normale, insomma son cose. Mi sa che all’Iper ci tornerò spesso 🙂
Giogantinu, Vermentino di Gallura 2005
Esame visivo: cristallino, abbastanza consistente, giallo paglierino
Esame olfattivo: abbastanza intenso, abbastanza complesso, fine, profumi di fiori gialli e frutta bianca, fragrante con note di erbe aromatiche.
Esame gusto-olfattivo: secco, abbastanza caldo, abbastanza morbido, fresco, sapido.
Di corpo, abbastanza equilibrato, intenso, fine, abbastanza persistente, giovane, abbastanza armonico con un bella acidità.