Sto rivestendo il sito, cangiante nella sua versione 4.0, dopo 5 anni di 3.0. Un asocial network perché riguarda solo me e chi è presente nei paraggi.
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Telegrafo che alle ore 18 il generale sanna è penetrato in suolo andaluso piegando la feroce resistenza di uno sterminato esercito di ulivi comunisti.Un cerdo iberico volontario e spartane tagliate di jamon serrano sono stati sacrificati per celebrare l’evento che unisce questa aspra terra ai sommi destini italici
Dopo una vita straordinaria ci lascia Michelangelo Antonioni, il più grande del ‘900, uno dei più grandi di tutta la storia dell’uomo. Il regista della crisi della modernità, il poeta dell’amore che non si placa mai.
Il manifesto del suo cinema e l’emblema della mia vita è L’Avventura, un film del 1960 che da il via a una serie impressionante di intuizioni e di svolgimenti estremi e complessi come La Notte, L’Eclisse, Deserto Rosso, Blow Up, Zabriskie Point, Professione Reporter.
Gli ho stretto la mano tantissimi anni fa a Milano a una rassegna dei suoi film e l’ho ringraziato per il suo cinema. Per me è stato non solo un maestro di cinema, ma anche un maestro di vita e di dolore.
La mia passione incrollabile per il suo cinema rimarrà sempre come la mia incrollabile passione per quel dolore così bello e così atroce.
Quello che vedete in foto è il Draghetto Blu II a Bellagio lo scorso luglio, in attesa di salire sul traghetto per Cadenabbia, fido destriero (o indomabile poleddu), per una domenica sul lago di como.
Ebbene, se noi presunti umani ci dilettiamo in degustazioni di vino e birra e dimostriamo talvolta un certo esigente palato, le nostre propaggini meccaniche non sono da meno.
Capitò che l’agip di monteceneri chiuse per ristrutturazione a settembre scorso ed allora mi presi l’abitudine di abbeverare la bestia alla shell di piazza stuparich, che mi faceva molto affezionato QT8. Da allora il Draghetto Blu II iniziò ad avere dei comportamenti da poleddu (mulo) spegnendosi al momento di ripartire ai semafori e addirittura in ripresa quando si apre il gas, col conseguente pericolo che la 90 che avevo appena superato mi finisse addosso.
Preoccupato della salute del mulo, ma soprattutto della mia, iniziai a pensare di portarlo dal veterinario meccanico, finché ricollegai l’inizio dell’impuntamento al cambio di beverone, seppur con dubbioso dubitare giacché sporadicamente in passato ello aveva già manifestato il capriccio.
Ebbene, dopo una cura con due bei pieni Agip, il sintomo è sparito del tutto e su poleddu il Draghetto ha ripreso ad andare in scioltezza con belle partenze brucianti alla faccia del tipico coglionetto che con la macchina si mette tutto storto sulla striscia di arresto perché suppone di superarti in partenza, ma mentre quello sta ancora supponendo di mettere la prima, il Draghetto è già 100 metri avanti.
Insomma il mio Draghetto preferisce Agip. E’ vero che la Shell sponsorizza la Ferrari, ma come dire, pare che anche questa volta Italians Do It Better.
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