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Qualcosa è cambiato… e ora qualcosa di completamente diverso

Pietre mobili della California

Qualcosa è cambiato.
Ricevuto. Passo e Chiudo.

E ora qualcosa di completamente diverso:

Le Pietre Mobili della California

Racetrack Playa (parco nazionale della Death Valley, California) è famoso per le sue pietre mobili. Il fondo della playa (un antico lago) è fango asciutto, inaridito che si è rotto in piccoli perfetti ottagoni e pentagoni. E’ piatto che più piatto non si può. E ci sono rocce vaganti che sembrano muoversi per conto proprio. Le pietre hanno una grandezza che varia dal ciottolo a rocce di mezza tonnellata e hanno dimensioni e forme così diverse poiché si sono staccate dalle colline che si vedono dietro, nella fotografia.
I loro percorsi variano in lunghezza e vanno in qualunque modo, dai zig-zag agli anelli e al ritorno su se stessi. Alcune viaggiano solo per alcuni piedi; altre procedono per centinaia di yards. Come fa il vento a girare in circolo, tornare indietro su se stesso e zigzagare? Perchè due rocce una accanto all’altra prendono percorsi totalmente differenti, perchè alcune rimangono ferme?

Per molto tempo le ragioni per cui si muovono hanno confuso i geologi e gli scienziati che le hanno studiate fino a che dei geologi del CalTech condussero su di esse uno studio durato sette anni. Conclusero che la ragione per cui le rocce si muovono è che, in certe condizioni atmosferiche, la pioggia o la nebbia fitta o la rugiada rendono il fango scivoloso e bagnato, e i venti spingono le rocce in giro.

Queste enormi pietre hanno l’abilità di muoversi attraverso l’asciutta e polverosa superficie del deserto a volte fino a 900 PIEDI in un singolo movimento. Mentre nessuno ha mai visto una roccia muoversi, il Dott. Robert P. Sharp, un geologo della Divisione di Scienze Geologiche e Planetarie al California Institute of Technology di Pasadena, California, dice di aver monitorato il movimento di 30 pietre dal 1968 al 1974. Il Dott. Sharp afferma che le pietre si muovono a velocità che raggiungono i tre piedi al secondo, ed è noto che si sono mosse anche per due miglia.

Ad un certo punto il Dott. Sharp e Dwight Carey, appartenenti in precedenza al Reparto di Geologia a U.C.L.A, hanno posizionato paletti di ferro attorno a ciascuna delle pietre per misurare i più piccoli movimenti. Ma persino questi non hanno rappresentato un ostacolo per le pietre, una volta che queste hanno iniziato a muoversi. Apparentemente questi paletti non hanno impedito a 28 delle 30 pietre di scappare e muoversi fuori dal recinto, ha detto il Dott. Sharp. Qualche immutabile legge della natura prescrive che i movimenti debbano avvenire solo nell’oscurità di notti tempestose. E’ interessante il fatto che delle 30 pietre controllate – dice il Dott. Sharp – sette di esse sono inspiegabilmente sparite senza lasciare traccia.

Qualunque tentativo di spiegazione si è rivelato insufficiente. Lo stesso Sharp propone una combinazione di ghiaccio e vento che agirebbero durante la notte (probabilmente un fenomeno analogo a quello dei “pipkrakes”, di ambiente periglaciale). Egli stesso tuttavia ammette che al momento qualsiasi spiegazione è puramente ipotetica.

Don Spalking è il soprintendente del Monumento Nazionale di Death Valley. Conosce il dott. Sharp, e conosce le ricerche del dottore volte a capire cosa fa veramente muovere le pietre. “Gli esperti sono venuti qui per anni” dice, “ma nessuno sinora ha visto una pietra muoversi. Sappiamo che lo fanno, ma non sappiamo come o perchè”.

Uno dei ranger del parco ha detto che il fenomeno ha qualcosa a che fare con il magnetismo del sottosuolo.
Ha affermato che sicuramente potrebbe essere il vento e che il fango diventa scivoloso quando il terreno è umido o bagnato, ma che non si spiega come due rocce vicine una all’altra possano andare in due direzioni opposte o come una possa stare ferma mentre una tre volte più grande si muova. Ha detto che lui ha visto le rocce muoversi per lunghi tratti quando il tempo è perfettamente asciutto e NON c’è vento, o semplicemente quando non sussistevano le “condizioni” che si dice siano necessarie affinchè il fenomeno abbia luogo. Dal momento che si tratta di un deserto, piove raramente eccetto che nella stagione dei monsoni, e a volte al mattino c’è molta nebbia, tuttavia le rocce si muovono durante tutto l’arco dell’anno.

Può la sola forza del vento spostare delle pietre su una superficie ghiacciata? E come potrebbe questo lago ricoprirsi di ghiaccio o brina durante la notte? Siamo in un deserto in California!

E così gli scienziati continuano a fare ricerche e a studiare il segreto delle misteriose pietre mobili della Death Valley, California, in un altro classico esempio dell’inspiegabile.

Testo di origine non precisata trovato sia su Menphis75 che su MMMGroup

Gen 26, 2006Massj

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Cosa è successo alla mia maglietta stamattina?Neve sulle spine del mio cuore
Comments: 14
  1. Ro
    Gennaio 26, 2006 at 12:14

    Buongiorno!
    Niente disavventure questa mattina?
    😉
    Zona sismica???
    Anche a casa mia ogni tanto sparisce qualcosa e me lo ritrovo, tempo dopo, in un posto insospettato… Eppure non l’ho spostato io, giuro!!!
    Ciao,
    Ro

    ReplyCancel
  2. Massj
    Gennaio 26, 2006 at 12:17

    Niente disavventure Ro, solo una vita e mezza per arrivare in ufficio in macchina. Odio prendere la macchina a Milano.

    ReplyCancel
  3. Ro
    Gennaio 26, 2006 at 12:31

    That’s why prendo sempre la metro, anche se odio l’effetto sardina. In alternativa, mi sparo la camminata Lavoro-casa a piedi, da S. Babila fino alla fine di C.so Lodi… se non fossi un ghiretto e riuscissi ad alzarmi prima la mattina, mi piacerebbe mettermi i roller e andare in ufficio in pattini…
    Ro

    ReplyCancel
  4. Massj
    Gennaio 26, 2006 at 12:44

    Mi fai pensare che i miei roller giacciono inutilizzati da almeno un paio d’anni… acc acc

    ReplyCancel
  5. Ro
    Gennaio 26, 2006 at 13:00

    Eh… con la bella stagione si potrebbe organizzare un blogger-raduno sui roller: sightseeing tour in centro!!!

    ReplyCancel
  6. Massj
    Gennaio 26, 2006 at 14:21

    Acc, devo riprendere ad allenarmi allora…

    ReplyCancel
  7. daisy
    Gennaio 26, 2006 at 20:31

    questa metafora è, al contempo, bellissima e tristissima…non so perchè quelle pietre si muovano, quello che so è che tutto è possibile e che, intorno alle pietre, vi sta il silenzio e il vuoto più assoluto…e che una tra quelle continua a muoversi come con un passo lento a cui, però, non appartiene alcuna stanchezza…

    daisy

    ReplyCancel
  8. daisy
    Gennaio 26, 2006 at 21:43

    e, poi, come direbbe M. Mauss, tutto ciò che viene osservato fa parte dell’osservazione e, in una scienza in cui l’osservatore ha la stessa natura del suo oggetto, l’osservatore stesso è una parte della sua osservazione… 😉

    daisy

    ReplyCancel
  9. dariedda
    Gennaio 26, 2006 at 23:16

    cioè io che ora sto guardando il post sulle pietre che si muovono mi devo sentire anche un pò pietra?

    ReplyCancel
  10. effettofarfalla
    Gennaio 29, 2006 at 11:10

    queste parole mi hanno fatto pensare a qualcosa che ho scritto un tempo:

    “ci sono pensieri che esprimiamo a parole e ci sono parole con le quali rappresentiamo il nostro pensiero.
    ci sono parole note, che pronunciate, segnano una strada dalla quale spesso solo a parole è possibile tornare indietro.
    ci sono parole che cambiano non solo il senso di un discorso.
    ci sono parole che cambiano il senso di una percezione. il senso di un dialogo. il senso di un trovarsi. seppure immaginifico. seppure visionario. seppure inopportuno.
    e affinità elettive non sono altro che unilateralità corrisposte. roba di un attimo.
    (…)
    in fondo una verità non dice nulla eppure nasconde tutto
    in fondo una parola non dice nulla eppure nasconde tutto*..

    quando l’ho scritto credevo più nella mia presunzione che nel desiderio di trovarsi.

    uno sguardo diritto
    ef

    PS: interessante quello che accade alle pietro per il magnetismo…ma..
    [/me si tocca il mento esprimendo perpessità]
    [/me solleva un sopracciglio]
    ..in fondo non è quello che accade già alle persone?..
    sorriso

    ReplyCancel
  11. Trepeddu
    Febbraio 4, 2006 at 13:41

    io conosco un sacco di pietre che camminano, fanno la spesa, alcune parlano anche se nn si capisce molto di quello che dicono…

    ReplyCancel
  12. nocenzio
    Maggio 29, 2007 at 19:38

    che te pii?? so fatto… namo su fatte na ceres….

    ReplyCancel
  13. miss domande
    Gennaio 24, 2009 at 11:24

    in che lingua si parla in california????

    ReplyCancel
  14. bruno
    Ottobre 18, 2009 at 11:41

    siete scemi

    ReplyCancel

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