Amore mio,
è giunto il momento di dirti addio.
Forse sono un vigliacco a farlo da queste pagine, ma non so se ho il coraggio di dirtelo in faccia.
Non resisterei a baciarti, a stringerti, a sentirti tra le mie labbra e vorrei riempirmi di te e dirti ti amo, ti amo, ti amo…
Devo starti lontano per dirti addio.
In tutto questo tempo, che sembra tanto ma che è anche poco, mi hai dato l’impressione di esserci sempre stata. Non ricordo giornate senza di te. Non ricordo momenti senza il tuo sapore, se non quelli in cui soffrivo per la tua assenza.
Mi hanno sempre detto che mi facevi male. Che potevo vivere anche senza di te. Che dovevo pensare a me stesso prima di tutto. Ma io continuavo a pensare a te e a desiderarti. Volevo inebriarmi del tuo sapore e del tuo profumo. Fare mia la tua intimità, dissolvere il tuo corpo dentro il mio, e alla fine dissolvere il mio usando te. Come se fossimo una sola nuvola che si disperde nel cielo.
Mi svegliavo, e tu c’eri. Mi cibavo, e tu c’eri. Bevevo e tu c’eri. Scherzavo, mi divertivo e tu c’eri. Anche coi miei amici, ci sei sempre stata, qualcuno di loro ti adorava, qualcuno ti odiava.
Beh, non sei certo una disponibile a compromessi. E’ quasi impossibile prenderti a piccole dosi.
Basta darti corda per un attimo solo, e tu rubi intere giornate, conquisti il mio tempo e i miei spazi, e io te lo lascio fare, piacevolmente arreso a te.
Per questo ti devo dire addio.
Magari ci ripenserò. Magari mi mancherai troppo. Come in quei momenti in cui siamo stati soli, tu e io, davanti a un tramonto, o davanti a un’alba, davanti al mare o davanti a una montagna, o dopo aver fatto l’amore. Magari ritornerò da te. Ma non adesso. Ora è solo il momento di dirti addio.
Avrei voluto tenerti per mano e ancora una volta accenderti e bruciare assieme, rapidamente ma intensamente. Ma non importa. Non te ne avrai a male. In fondo, sei solo una sigaretta.